Non profit
Arbore: com’è sorda questa TV
Lo sfogo del grande showman: la televisione è sprofondata nel trash e ignora il volontariato
«Basta col trash. Io capisco che il mercato abbia le sue esigenze, ma ignorare il volontariato è una grande carenza del servizio pubblico Rai». Non può essere più chiaro Renzo Arbore, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge sul riconoscimento della sordocecità quale disabilità unica, organizzata dalla Lega del Filo d?oro (proposta che Vita ha illustrato nel numero 45).
Renzo Arbore: Il servizio pubblico viene soffocato dal mercato. Non sono mai stato comunista, ma filo occidentale, liberale, libertario? quello che volete voi… Ma adesso la prepotenza del mercato mi sembra assolutamente spropositata. Siamo diventati più realisti del re. Più realisti degli americani, i quali però quando organizzano qualche iniziativa destinano sempre un 25% alla beneficenza.
Vita: La Rai svolge un vero servizio pubblico?
Arbore: La Rai dovrebbe offrire degli spot gratuiti. È un servizio pubblico. Tanto più che noi siamo un Paese del volontariato. Uno dei pregi del popolo italiano è quello di essere sensibile alla solidarietà, che andrebbe incoraggiata. Purtroppo adesso c?è questa corsa frenetica che guarda soltanto agli ascolti. Penso però che si stia toccando il fondo. Prima o poi la cosa verrà superata perché la nottata ??a da passà?, come diceva Eduardo. Non può essere che si parla del trash per fare ancora trash? Tutti trucchi che abbiamo capito. Non si può continuare a dire che la quantità è qualità o ha ragione.
Vita: Lei è testimonial per la Lega del Filo d?oro da molto tempo?
Arbore: In 17 anni ho visto un grandissimo cambiamento. Osimo era una piccola guarnigione con 60 ospiti, soprattutto bambini. Già allora l?organizzazione colpiva perché era assolutamente perfetta. Nel corso degli anni sono stati fatti molti progressi per educare e ovviare gli inconvenienti della sordocecità. Una crescita legata anche agli spot efficaci, che ho girato con grande partecipazione perché è una causa che, occupandomi io di comunicazione, mi riguarda direttamente. Mi rimane sempre lo shock della prima volta, di capire come si può vivere senza vedere, sentire e parlare. È invece si può ed è sempre una meraviglia per me? Sono ammirato per il lavoro straordinario che fa questo manipolo di marchigiani.
Vita: Il mondo del volontariato ora è sotto i riflettori?
Arbore: Sì. Ci sono molte organizzazioni di volontariato. Credo ci sia un po? da distinguere fra quelle serie e le altre? Adesso c?è un portale Telecom per individuare quali organizzazioni sono più aderenti alla propria mission. La Lega del Filo d?oro è assolutamente affidabile, in un Paese che non brilla in questo senso?
Vita: Ha un ruolo importante il testimonial?
Arbore: Determinante. Come vale per alcuni prodotti, l?affidabilità di un personaggio può pagare. Ma sono io ad esssere grato alla Lega del Filo d?oro: questo piccolo contributo arricchisce soprattutto me.
Vita: Sono pensabili programmi in cui il disagio sia presente come un fatto normale accanto magari a momenti di intrattenimento?
Arbore: Sì, è ragionevole. Adesso dovrei parlare con Fiorello per far conoscere la conquista di oggi. Per la verità in alcuni programmi ogni tanto viene fatto. Secondo me dovrebbe esserci proprio uno spazio dedicato a questo.
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