Cultura

Arabia Saudita: un italiano tra gli ostaggi uccisi

Antonio Amato, 35 anni, residente a Giuliano in Campania, era da poche settimane in Arabia per lavoro: faceva il cuoco presso il residence Oasis attaccato da Al Qaeda

di Paolo Manzo

L’ambasciata d’Italia in Arabia Saudita, che segue da ieri mattina gli sviluppi della situazione a Al Khobar in stretto contatto con le autorità saudite, ha avuto oggi notizia della morte di un cittadino italiano nell’attacco terroristico perpetrato contro il complesso residenziale Oasis. Secondo quanto riferito dalla Farnesina, si tratta di Antonio Amato, di 35 anni, residente a Giuliano in Campania, giunto da poche settimane in Arabia Saudita per ragioni di lavoro. Svolgeva mansioni di cuoco nel residence e non era registrato presso l’ambasciata. Un dirigente saudita del complesso residenziale, ricostruisce la Farnesina, aveva assicurato nel pomeriggio di ieri che gli risultava che Amato stesse bene. Contrariamente anche alle prime indicazioni fornite dai responsabili di sicurezza sauditi ieri pomeriggio e nelle prime ore del mattino, il coinvolgimento del nostro connazionale nell’attacco terroristico e’ stato purtroppo confermato questa mattina al termine dell’operazione della polizia.


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