Economia

Apre lo sportello Donne@work

Presentata la prima banca dati on line per sostenere occupazione, flessibilità e pari opportunità nel mercato dell’Information Technology

di Redazione

In neanche 6 mesi sono già 600 i curricula di donne con competenze nell’ICT  raccolti nella banca dati di Donne@work, il progetto nato dal Gruppo Imprenditoria femminile di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio. Da oggi la banca dati è gratuitamente a disposizione delle aziende, che hanno la possibilità di trovare le professionalità tecnologiche attraverso un matching operato dallo Sportello Lavoro di Formaper. Con un occhio di riguardo alla flessibilità, che è risorsa preziosa tanto per le aziende, quanto per quelle donne che vogliono conciliare la famiglia con l’attività lavorativa.

 

Proprio questo è uno dei punti chiave per i quali è nato il portale http://donneatwork.mi.camcom.it/: rispondere ad un divario di genere persistente, che vede gli stipendi delle donne nelle aziende IT sistematicamente inferiori a quelle dei pari livello uomini (il divario è del 22% per i dirigenti, del 7% per i Quadri e del 6% per i dipendenti), e che si evidenzia nelle poche agevolazioni previste per coniugare lavoro e famiglia (totalmente assenti per il 20% delle aziende IT) con livelli bassissimi di part time (15%) e di telelavoro (2%). Lo evidenzia l’Osservatorio profili professionali 2010 di Assintel, che apre anche una finestra sulle retribuzioni ICT in tutto il sistema imprenditoriale nazionale.

Per fare alcuni esempi, un Analista programmatore con funzione Quadro ha una retribuzione annua di 44.742 euro, una collega donna di 42.876. Per gli impiegati la cifra è di 24.095  (donne: 23.662 euro). Peggio per i Responsabili commerciali (Uomini quadri: 57.459, donne: 54.652; Uomini impiegati: 31.003, donne: 28.099) e per i Project leader (Uomini dirigenti: 75.460, donne: 73.877 euro; Uomini quadri: 51.421, donne: 49.276; Uomini impiegati: 35.724, donne: 35.082 euro).

 «Un lavoro concreto e subito operativo per aiutare le imprese e il mercato del lavoro, realizzato volontariamente e gratuitamente dal Gruppo Imprenditoria femminile di Assintel: questo è lo spirito del progetto, che contribuisce a dare una risposta tanto al divario di genere quanto ad una situazione economica ancora in crisi», commenta Giorgio Rapari, presidente di Assintel e consigliere della Camera di Commercio. «Una volta raccolti i primi risultati, stiamo già pensando di estendere il portale alle altre Camere di Commercio e di modellare una simile iniziativa rivolta però ai giovani, altro grande punto critico del nostro sistema».


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