Welfare
Apre l’emporio Cortile solidale: «Sarà una bottega di relazioni»
Inaugurato il quinto market della solidarietà in provincia di Modena, il ventiduesimo in Emilia-Romagna. Un progetto di comunità che coinvolge pubblico e privato. E il 15 febbraio anche i sindacati firmeranno il protocollo regionale sugli empori
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“Le fragilità hanno bisogno di una comunità. E noi ci siamo”. Questa è la risposta di Medolla – piccolo paese nel Modenese – alla crisi, alle difficoltà, alla precarietà di questo periodo storico. Una risposta che si è concretizzata, con il supporto del Centro di servizio per il volontariato di Modena, nell’apertura lo scorso 2 febbraio dell’emporio di comunità “Cortile Solidale”, con accesso riservato ai cittadini che faticano nel sostentamento materiale, a famiglie e singole persone che rischiano un indebolimento della loro rete relazionale e sociale.
«Prima che un emporio solidale la nostra è una bottega di relazioni», tiene a precisare la coordinatrice Graziella Zacchini. «Qui dentro ci si incontra, ci si interessa dell’altro, ci si chiede come stai? Poi si fa anche la spesa. I primi destinatari del progetto sono 14 nuclei famigliari, numero destinato ad aumentare».
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Al taglio del nastro: il sindaco di Medolla Filippo Molinari, il parroco di Medolla don Emilio Bernardoni e in mezzo il vescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci
Cortile Solidale si aggiunge agli altri quattro empori solidali attualmente attivi nella provincia di Modena, tutti nati con il supporto del Csv: Portobello a Modena, Il pane e le rose a Soliera, Eko a Vignola e Il Melograno a Sassuolo. Ed è il ventiduesimo aperto in Emilia-Romagna, una rete che il prossimo 15 febbraio vivrà un momento importante a Bologna con la firma a firma del protocollo d'intesa regionale per la valorizzazione degli empori solidali anche parte di Cgil Cisl e Uil.
Come gli altri, Cortile Solidale è un progetto di comunità che coinvolge cittadini, imprese, associazioni ed istituzioni ed è un luogo in cui si produce solidarietà: non solo un supermercato “speciale”, quindi, ma un luogo in cui ci si mette a disposizione degli altri “come si può”, chi donando tempo o denaro, chi “ricambiando” quanto ricevuto dall’emporio con una attività di volontariato da svolgere nella struttura o nelle associazioni del territorio. Non un obbligo per le famiglie che hanno accesso al progetto ma un modo per responsabilizzare all’attenzione per l’altro.
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All’interno di Cortile Solidale collaborano diverse associazioni di volontariato del territorio (Il Porto di San Felice, Donne in centro di Mirandola, Un Cuore per la Vita di San Prospero e la Consulta del volontariato di Medolla): «Sosteniamo la comunità attraverso l’erogazione di beni di prima necessità e servizi alla persona, grazie al sostegno della Caritas diocesana di Modena, del Comune di Medolla, dell’Ucman e della Regione Emilia-Romagna» spiega Graziella Zacchini.
Cortile Solidale è interamente gestito da volontari e per questo tutti sono invitati a dedicargli qualche ora del proprio tempo. Cittadini, enti pubblici e privati, imprese, scuole possono inoltre riempire con donazioni di materiale gli scaffali dell’emporio.
«Medolla è una realtà sensibile e attenta, che si è sempre dimostrata pronta e solidale» dice il sindaco Filippo Molinari. «Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con i servizi sociali del comune, che contribuisce all'affitto del locale e partecipa a tutte le fasi di progettazione».
Nella foto in apertura: il sindaco di Medolla Filippo Molinari, l'assessore ai Servizi Sociali Rachele Paltrinieri, la coordinatrice di Cortile Solidale Graziella Zacchini, il parroco di Medolla don Emilio Bernardoni e alcuni volontari
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