Famiglia

Apre l’ecomuseo urbano di Torino

Sarà presentato domani 15 dicembre alla sala delle Colonne di palazzo Civico, a Torino

di Carmen Morrone

Si tratta di una grande progetto che coinvolge i quartieri della città nella ricostruzione della memoria storica.

All’incontro saranno presenti Fiorenzo Alfieri, assessore alle risorse culturali, Michele Paolino, Pierpaolo Maza, Eleonora Artesio, Gianfranco Gazzola presidenti rispettivamente delle Circoscrizioni 3,5,6,e9.

L’esperienza degli ecomusei raccoglie l’aspirazione di un più stretto legame tra museo e comunità. La sua espansione, a partire dagli anni Settanta del Novecento costituisce un fenomeno internazionale. Spiega in una anticipazione il dottor Vincenzo Simone, dirigente alla promozione museale della Città: “Tradizionalmente l’ecomuseo ha interessato aree rurali, l’esperienza di Torino costituisce il primo tentativo di ecomuseo che coinvolge il territorio di una grande città europea. La significativa trasformazione che Torino sta vivendo, il cui aspetto più evidente è dato dagli interventi urbanistici, sollecita una particolare attenzione ai luoghi simbolo di un passato comune che per i cittadini torinesi hanno a lungo costituito punti di riferimento di un paesaggio noto e familiare. Insieme alla città visibile, è interessata dal cambiamento anche un’altra
città in cui i torinesi di nascita e di adozione si sono riconosciuti per molti decenni: una città invisibile, costituita da relazioni economiche, sociali e culturali, di cui la città fisica è certamente prodotto e specchio. Un patrimonio immateriale, intangibile, dinamico che esprime le dimensioni della civitas e che parimenti al patrimonio fisico occorre tutelare, interpretare e comunicare”.

L’intervento proposto dalla Città, entro cui collocare conoscenza, tutela e valorizzazione del proprio patrimonio culturale, va nella direzione di un progetto museale fondato più sul fare che sull’avere; più sull’elaborazione e la diffusione di saperi, che non sull’accumulazione e sull’esposizione di
collezioni e di oggetti. Il patrimonio urbano non è infatti confinabile entro uno spazio delimitato, ma si presenta piuttosto esteso all’insieme di un territorio e alle molteplici testimonianze presenti al suo interno.

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