Cultura
Apre la Certosa di Garegnano
Grazie ai volontari garantita la visitabilità di un monumento straordinario alle porte di Milano, in quello che era il borgo di Garegnano. Una delle più importanti chiese della città, sfiorata dalle autostrade e tagliata fuori dai flussi dei turisti e degli appassionati.
di Redazione
Per chi entra ed esce da Milano è una bellissima e un po’ misteriosa chiesa che dà le spalle all’autostrada. Lo sviluppo della città infatti l’ha un po’ brutalmente cinta d’assedio e isolata. In centinaia di migliaia la vedono ogni giorno, ma a raggiungerla e visitarla era operazione abbastanza complessa. È la Certosa di Garegnano, costruita a metà 1300 per ospitare i monaci, cresciuta in questo che era un borgo ben fuori Milano. Nel 1600 fu rifatta, senza badare a risparmi e così è arrivata sino a noi, con il candore della sua facciata che nei giorni sereni si staglia in modo magnifico sull’azzurro. La Certosa custodisce anche un ciclo di affreschi che ne copre interamente gli interni, conservato in modo eccezionale: uno dei cicli più importante dell’arte lombarda del 1600. Nell’abside ci lavorò anche Simone Peterzano, il maestro di Caravaggio. E chissà se anche Caravaggio era salito sui ponteggi per imparare i rudimenti della pittura…
Peccato che visitare questo scrigno sorprendente non fosse cosa semplice: si doveva approfittare dell’orario delle funzioni per entrare. Ora però il Touring milanese ha fatto un altro dei suoi piccoli miracoli: i suoi volontari terranno aperta la chiesa tutti sabati (ore 9,30-17,30) e le domeniche pomeriggio (13,30-17,30). La Certosa è il 18esimo sito di rilievo artistico di cui il Touring garantisce la visitabilità nella sola Milano. Un’iniziativa che in questi anni ha accolto circa 4milioni di visitatori.
Tra le tutte aperture questa della Certosa assume un rilievo particolare, perché non rilancia un monumento molto fuori dal centro della città. E inoltre ricuce simbolicamente quella cesura causata dal boom dei flussi di traffico.
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