Non profit
Apre la Casa famiglia per i ragazzi albanesi
Situata a Babice Madhe nel distretto di Valona,inizialmente vedrà coinvolti 75 minori e venti famiglie. Con lo scopo di ricucire il tessuto sociale della zona
di Redazione
Siamo finalmente arrivati alla Seconda fase: il 5 giugno 1999 la Casa-famiglia di Babice Madhe, nei dintorni di Valona in Albania, darà il via alle proprie attività tese a sottrarre i minori del territorio alle drammatiche condizioni di vita, attraverso il reinserimento in una famiglia. Il progetto gestito dall?Ong italiana Avsi (Associazione volontari per il servizio internazionale), in collaborazione con la spagnola Cesal (Centro de estudios y solidaridad con America Latina) e grazie al partenariato locale della Missione delle Suore francescane alcantarine, inizialmente vedrà coinvolti almeno 75 minori e circa venti famiglie del distretto in cui un monitoraggio dei volontari ha riscontrato un elevato numero di abbandoni minorili.
Attraverso la collaborazione con i Servizi sociali del Comune di Valona, la Casa-famiglia cercherà nei prossimi mesi di aumentare sempre più il numero degli utenti. Sia ragazzi che famiglie saranno coinvolte nelle attività di sostegno, finalizzate al reinserimento nel periodo diurno, toccando anche particolari progetti ludico-ricreativi. Uno scopo che si vuole raggiungere anche aumentando la recettività della struttura per quanto riguarda l?accoglienza anche nelle ore notturne dei molti adolescenti costretti alla vita di strada, e dunque fortemente a rischio non solo per quanto riguarda situazioni di irrimediabile disagio psichico e fisico, ma anche a causa del fiorente mercato illegale della tratta dei minori.
La struttura potrà continuare a contare sull?impegno prezioso e costante della suora italiana Marcella Catozza e su quello dei coniugi albanesi Renato e Violeta Kamberi, a cui andranno ad aggiungersi i nuovi volontari, sia italiani che locali, che verranno formati all?interno della stessa Casa, proprio con lo scopo di creare una rete territoriale di sostegno alle famiglie e ai loro figli. In questa direzione vanno anche letti i percorsi formativi che vedranno coinvolte le famiglie locali, con lo scopo di responsabilizzarle verso l?autogestione del progetto.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i volontari dell?Avsi, a Cesena, in via Carducci 85, tel. 054724054; a Milano, in via Fantoli 6/15, tel. 025061121, fax 025062994.
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