Salute

Approvato il regolamento dell’Aifa

Mira a risolvere i conflitti d'interesse

di Redazione

Approvato dai ministeri vigilanti il Regolamento per la disciplina dei conflitti d’interesse all’interno dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Il provvedimento  trova applicazione anche nei confronti dei componenti degli organi decisionali o di controllo come il consiglio di amministrazione, il collegio dei revisori dei conti e l’organismo indipendente di valutazione, nonchè di ogni ulteriore organismo, commissione, gruppo di lavoro istituito e definisce nel dettaglio i criteri per la definizione dei conflitti di interesse e i rischi ad essi associati. Ispiratosi ai principi stabiliti dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) nella ‘Policy sulla regolamentazione dei conflitti d’interesse dei membri e degli esperti dei comitati scientificì (Ema) – sottolinea l’Aifa – il regolamento ha l’obiettivo di assicurare che i dipendenti e gli esperti dell’agenzia operino nel rispetto di tre principi fondamentali: appartenenza, trasparenza e responsabilità. Il principio di appartenenza riguarda tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro o di consulenza con l’agenzia e li impegna ad agire al fine della realizzazione del bene comune e nell’interesse generale della tutela del diritto alla salute disponendo, in caso di conflitto di interessi, che sia privilegiato l’interesse generale rispetto a obblighi di lealtà societaria o associativa. Il principio di trasparenza richiede a tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro o di consulenza con l’agenzia di comunicare annualmente all’agenzia qualsiasi situazione di vantaggio derivante da progetti o da azioni di competenza dell’Aifa nelle quali sono a qualsiasi titolo coinvolti. Il principio di responsabilità impegna tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro o di consulenza con l’agenzia a rispondere della correttezza e della efficacia delle attività svolte e a dichiararsi disponibili a rendere conto dei risultati sottoponendo le attività a processi di valutazione misurabile.

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