Salute
Approvato il Piano nazionale malattie rare
Il provvedimento colma un ritardo di ben 11 mesi rispetto a quanto previsto dalla normativa. Cittadinanzattiva: «Bene, ma il ritardo pesa. Adesso vigileremo sull’attuazione»
La Conferenza stato-regioni ha approvato il Piano nazionale malattie rare 2023-2026. L’obiettivo è quello di garantire una migliore presa in carico dei pazienti. In proposito, il coordinamento delle associazioni dei malati cronici e rari di Cittadinanzattiva, in una nota, esprime soddisfazione per il risultato, in quanto il Piano interviene negli ambiti di prevenzione primaria, diagnosi, percorsi assistenziali, trattamenti farmacologici e non farmacologici, ricerca, formazione, informazione, registri e nel monitoraggio della rete nazionale delle malattie rare.
Occorre ricordare, precisa la stessa Cittadinanzattiva, che l’approvazione del piano arriva con ritardo di ben 11 mesi rispetto a quanto previsto dal Testo unico sulle malattie rare (legge n. 175, in vigore dal 12 dicembre 2021): la scadenza era infatti fissata per giugno 2022, in base all’articolo 9 che prevede che ogni tre anni venga approvato il Piano nazionale per le malattie rare con gli obiettivi e gli interventi pertinenti in tale ambito.
Il Coordinamento delle associazioni dei malati cronici e rari Cittadinanzattiva vigilerà affinché vengano messe in atto tutte le azioni utili e necessarie per dare concreta attuazione a quanto previsto nel Piano su tutto il territorio nazionale e in tempi rapidi.
Foto di National Cancer Institute su Unsplash
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.