Politica

Approvata la Legge di Stabilità 2016

Arriva il via libera definitivo del Parlamento al provvedimento con la votazione in Senato per alzata di mani: 162 voti favorevoli e 125 contrari. Notizie confortanti sul Welfare. Una scheda con le principali misure

di Redazione

Approvata in via definitiva e per alzata di mani la Legge di Stabilità 2016.

Più soldi al Welfare

Una legge di stabilità attenta al welfare, impegnando risorse per il settore come si attendeva da anni (dal Governo Letta alla seconda Finanziaria Renzi, raddoppio dei fondi, da 1,7 miliardi a 3,4): dal contrasto alla povertà ai pensionati; dal sostegno alla disabilità al rinnovo degli ammortizzatori sociali per i contratti precari; dal rilancio del servizio civile al sostegno alla maternità. Si prosegue il cammino intrapreso lo scorso anno con la stabilizzazione del Fondo per le politiche sociali e del Fondo per la non autosufficienza (riportato dal Governo a 400 milioni, stante una previsione originaria inferiore), rafforzando quindi gli ambiti dove più forte è il bisogno.

Contrasto alla povertà

Una delle novità principali riguarda l'introduzione di misure strutturali di contrasto alla povertà, con attenzione particolare alla povertà minorile e alle famiglie con minori disabili, che vedrà impegnare 600 milioni per il 2016 e oltre 1 miliardo di euro a partire dall'anno successivo. All'interno di queste nuove misure, affiancate dal nuovo Fondo di contrasto alla povertà educativa, è previsto un considerevole aumento dei fondi per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati di lunga durata (Asdi).

Persone con disabilità

Molte anche le norme a favore della disabilità, a partire dal finanziamento di 90 milioni di euro del Fondo per il “dopo di noi” (cui si aggiungono altri 5 milioni per progetti di vita indipendente) che intende garantire una vita dignitosa ai disabili gravi privi di sostegno familiare, o con famiglie sprovviste di mezzi economici sufficienti. Un apposito stanziamento è stato inoltre previsto per la realizzazione di progetti di integrazione dei disabili psichici attraverso lo sport. Importante anche lo stanziamento di 70 milioni di euro per garantire l’assistenza, l’autonomia e la comunicazione personale agli alunni con disabilità (finanziato anche grazie all'aumento della tassazione sul gioco d'azzardo) e il riordino per l’attribuzione delle competenze relative all'assistenza scolastica, poste, per il futuro, in capo alle Regioni. Sempre in tema di diritto allo studio, la Stabilità prevede l'aumento delle risorse specificamente destinate a tale capitolo che, da 5 milioni, passano a 55, più 10 milioni di euro appositamente stanziati per consentire l'acquisto di libri scolastici a tutte quelle famiglie in difficoltà economica.

Vittime amianto e maternità

È stato finalmente istituito il Fondo per il sostegno alle vittime dell'amianto, destinando 30 milioni di euro nel prossimo triennio al risarcimento dei familiari che hanno perso i loro cari per patologie gravissime contratte sul lavoro.

Significativo il sostegno alla maternità, che ha portato al rinnovo, per il 2016, del voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, esteso anche alle lavoratrici autonome e alle giovani imprenditrici e alla ricomprensione del congedo di maternità nel calcolo per il premio di produttività. Apposito stanziamento è stato inoltre destinato al coniuge separato e in stato di bisogno per il mancato pagamento degli alimenti.

Welfare aziendale

Introduzione di una disciplina tributaria specifica per la promozione del welfare aziendale. Finora, era riservato a poche grandi aziende (famosi sono i casi Luxottica, Ferrero e di alcune tra le banche maggiori). Fatta eccezione per alcune fattispecie tassativamente individuate (ad esempio, asili nido e borse di studio per i familiari), l’offerta più consistente di welfare aziendale può oggi realizzarsi solo entro limiti molto stringenti: deve avvenire attraverso opere e servizi (per esempio alcune aziende istituiscono asili interni); e soprattutto deve avvenire unilateralmente da parte del datore di lavoro, non è quindi contrattata con i sindacati, o almeno non deve apparire come tale.
Con la legge di stabilità 2016, tutti i servizi di welfare aziendale contrattati con i sindacati sono totalmente esenti da tasse e, fino al limite previsto di 2.500 euro annui per ogni lavoratore, l’Agenzia delle entrate non deve più preoccuparsi che le imprese sostituiscano salario (tassato) con welfare (esente dalle tasse): entro quella somma, l’azienda può pagare in servizi invece che in salario. Anzi, è il lavoratore stesso che può decidere se il suo premio di produttività debba essere pagato in cash (in questo caso si applica un’imposta sostitutiva del 10 per cento) oppure in welfare (che è totalmente esente da tasse). E non è necessario che l’azienda fornisca servizi diretti, può ricorrere a voucher, che potranno essere spesi solo presso fornitori di servizi accreditati (per esempio asili nido o servizi di assistenza agli anziani). In questo modo, si favorisce la diffusione del welfare aziendale anche tra le imprese più piccole e si crea un settore di operatori che intermedia i voucher tra aziende e fornitori di servizi.

Altre misure

Una legge di stabilità attenta, inoltre, ai pensionati, con il varo della VII salvaguardia per altri 32.000 esodati (siamo arrivati a oltre 300mila, ma non erano 50mila secondo la Fornero?), l’anticipo di un anno dell’estensione della no tax area (sino a 8.000 euro per gli over 75 e sino a 7.750 euro sotto questa soglia d'età) sterilizzando altresì gli effetti della deflazione, la possibilità di rinnovare la sperimentazione "opzione donna" e norme di favore per il trattamento previdenziale dei lavoratori esposti all'amianto.
Attenzione anche ai giovani, con l’aumento di 100 milioni di euro per il servizio civile per il cui svolgimento potranno essere attuati progetti all'interno del programma di riqualificazione urbana delle periferie, ma soprattutto con l’estensione, per i prossimi due anni, del sostegno di disoccupazione per i contratti precari.

Il lavoro parlamentare ha inoltre consentito una riduzione significativa del taglio delle risorse nei confronti dei patronati, che dai 45 milioni di euro originariamente previsti è sceso a 15. Il ridimensionamento di questo taglio riconosce l'importante ruolo sociale dei patronati, che con la loro presenza capillare svolgono spesso un ruolo di supplenza alle carenze della pubblica amministrazione.

Da citare anche le norme a favore della ricerca, con il raddoppio degli stanziamenti per la sperimentazione di terapie innovative per la cura di gravi patologie degenerative.

E le misure nel comparto giochi, dal divieto assoluto di pubblicità sulle reti generaliste (fascia oraria 7-22) all’aumento della tassazione del comparto sino alla salvaguardia delle misure di contrasto all’azzardo varate dagli Enti locali in questi anni..

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