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Giugno 2024

QuBì – La ricetta contro la povertà infantile a Milano

AA. VV.

I risultati, le esperienze, le sfide

Questo film inizia con un flashback. Sabato 31 ottobre 2015. Quando, al termine di sei mesi di eventi e iperesposizione mediatica, l’Albero della Vita ha spento per l’ultima volta il suo arcobaleno di luci mettendo ufficialmente fine all’Esposizione Universale Milano 2015, erano diffuse la sensazione e la consapevolezza che qualcosa per la città sarebbe cambiato per sempre. Milano ce l’aveva fatta. Non era più solo un motore economico grigio come la sua celebre nebbia (che già cominciava a scomparire), ma si era mostrata al mondo come una città viva, aperta, attrattiva, lanciata verso un futuro da protagonista.

Eppure, in quella stessa Milano lanciata verso il futuro, oltre 20.000 bambini (e le loro famiglie) vivevano sotto la soglia di povertà. 

Il Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile a Milano, ideato e coordinato da Fondazione Cariplo con la collaborazione di Fondazione Peppino Vismara e di altri partner finanziatori, parte proprio da questa fotografia della metropoli fragile. E si è dato come orizzonte lo sviluppo di azioni e interventi, realizzati attraverso una governance innovativa di reti composte da non profit territoriali, che potessero andare a beneficio di circa 21.000 minori in povertà nella città di Milano. Minori a cui possono mancare un’alimentazione regolare ed equilibrata, una casa adeguata e riscaldata, cure mediche e l’accesso ad un tempo libero di qualità (attività sportive, culturali, aggregative); rinunce quotidiane che penalizzano le opportunità di crescita.  L’obiettivo, fin dal principio, è stato quello di impedire che la condizione economica e sociale della famiglia in cui si è nati influenzi in maniera così decisiva la possibilità di esprimere il proprio potenziale.  

Ecco, dopo sei anni di Programma, i risultati raggiunti e perché questo nuovo modello di welfare territoriale può avere un futuro.

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