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Appello: Per il rifinanziamento del fondo sminamento

Appello della campagna contro le mine per un adeguato rifinanziamento del fondo per lo sminamento, oltremodo ridotto nella Finanziaria 2004. La campagna scrive a Casini

di Redazione

Onorevole Casini, Come organizzazioni e associazioni della società civile italiana impegnate nella lotta contro i devastanti effetti delle mine, nella promozione dello sviluppo, della pace e dei diritti umani, esprimiamo profondo allarme per l?esiguità dello stanziamento previsto dalla Finanziaria 2004 per rifinanziare il Fondo per lo Sminamento Umanitario che, istituito per legge nel 2001, costituisce uno strumento fondamentale per il sostegno di interventi di bonifica, prevenzione e assistenza alle vittime di questi ordigni. La cifra di 2.582.000 euro inserita nella finanziaria risulta irrisoria alla luce della gravità della situazione negli 82 Paesi colpiti dal flagello delle mine, che ha mietuto nel 2002 circa 20.000 vittime, l?85% delle quali civili, e ha continuato ad impedire la ricostruzione, la ripresa economica ed il godimento diritti fondamentali quali quello alla vita, alla sicurezza della persona e all?accesso a risorse preziose quali l?acqua e la terra, mettendo una seria ipoteca sulla vita di generazioni presenti e future. Di fronte ad una crisi di tali proporzioni sono necessari livelli crescenti di finanziamento a livello internazionale per consentire ai Paesi colpiti dalle mine di liberarsene in tempi ragionevoli, di limitare il numero di nuove vittime e di provvedere all?assistenza, riabilitazione e reinserimento socio-economico delle vittime. In particolare, in considerazione del ruolo svolto nella proliferazione delle mine nei decenni passati, l?Italia non può e non deve esimersi dal continuare a contribuire in modo cospicuo alle attività volte ad eliminare il pericolo rappresentato da questi ordigni. Auspichiamo pertanto che la Camera dei Deputati, in sede di discussione del progetto di Legge Finanziaria, operi per garantire una dotazione adeguata al Fondo per lo Sminamento Umanitario, come da indicazione del Ministero degli Affari Esteri che aveva ipotizzato una cifra superiore ai 30 milioni di euro per i prossimi tre anni. Che cos’è il Fondo per lo Sminamento Umanitario L?istituzione del Fondo per lo Sminamento Umanitario con Legge 58 del 7 marzo 2001 (v. testo su www.campagnamine.org, nella sezione documentazione/leggi nazionali), frutto anche di una intensa attività di sensibilizzazione parlamentare da parte della Campagna Italiana Contro le Mine, costituisce una delle tappe fondamentali del processo che ha portato l?Italia a lasciarsi alle spalle il proprio passato di Paese produttore ed esportatore di mine antipersona. L?art. 1 della Legge dispone che il fondo sia istituito nello stato di previsione del Ministero degli Affari Esteri, allo scopo di realizzare ?programmi integrati di sminamento umanitario aventi le seguenti finalità che dovranno attuarsi equamente in tutte le aree interessate: a) campagne di educazione preventiva sulla presenza delle mine e di riduzione del rischio; b) censimento, mappatura, demarcazione e bonifica di campi minati; c) assistenza alle vittime, ivi incluse la riabilitazione psicofisica e la reintegrazione socio-economica; d) ricostruzione e sviluppo delle comunità che convivono con la presenza di mine; e) sostegno all’acquisizione e trasferimento di tecnologie per lo sminamento; f) formazione di operatori locali in grado di condurre autonomamente programmi di sminamento; g) sensibilizzazione contro l’uso delle mine terrestri e in favore dell’adesione alla totale messa al bando delle mine.? La dotazione prevista per il primo triennio (2001-2003) era di 29 miliardi di lire, così ripartiti: 5 per l?anno 2001, 19 per l?anno 2002 e altri 5 per il 2003. I fondi erogati nel periodo 2001-2003 hanno finanziato interventi in Paesi quali Afghanistan, Angola, Azerbaigian, Bosnia, Ciad, Costa Rica, Croazia, Etiopia, Honduras, Iraq, Laos, Mozambico, Russia (Cecenia), Sri Lanka, Sudan, Yemen, e hanno sostenuto le attività di numerose organizzazioni a livello internazionale e nazionale impegnate nell?azione contro le mine. Il rifinanziamento per il prossimo triennio Il rifinanziamento del fondo è vincolato all’approvazione della Legge Finanziaria. Sebbene il Ministero degli Affari Esteri abbia avanzato una richiesta nell’ordine dei 30 milioni di euro per il prossimo triennio, il disegno di legge finanziaria 2004 prevede una dotazione per il fondo di soli 2.582.000 euro (e altrettanto per ciascuno dei prossimi 2 anni): meno di un quarto di quanto richiesto e circa metà dello stanziamento medio annuo del triennio precedente. Le attività della Campagna Italiana Contro le Mine In occasione del dibattito parlamentare sulla Finanziaria, il Coordinamento della Campagna Mine ha iniziato un’azione di sensibilizzazione nei confronti di deputati e senatori dalla quale è scaturita una proposta di risoluzione, presentata a firma dei rappresentanti di 7 gruppi parlamentari alla Commissione III (Affari Esteri) della Camera. La risoluzione, approvata all’unanimità dalla Commissione, impegna il governo a continuare e rafforzare l’impegno diplomatico per la universalizzazione del Trattato di Ottawa, a condannare l’uso di mine da parte di stati e attori non statuali (con particolare urgenza nel caso della Cecenia, dove nel 2002 si è registrato il numero maggiore di vittime, più di 5.000), a incoraggiare l’adesione al Trattato da parte di tutti i Paesi UE presenti e futuri entro il 5° anniversario della sua entrata in vigore e a “confermare l’impegno concreto per liberare decine di milioni di persone dalla minaccia delle mine, ed in particolare, ad assicurare al Fondo per lo Sminamento Umanitario una dotazione finanziaria per il prossimo triennio adeguata alle pressanti necessità dei Paesi colpiti.” A causa del parere contrario del Governo, dal punto sull’impegno finanziario è stato però cancellato l’inciso che specificava che tale dotazione “non dovrebbe in ogni caso essere inferiore alla cifra ipotizzata dal Governo (nell’ordine di 36 milioni di euro per il periodo 2003-2005) in occasione della presentazione del rapporto annuale Landmine Monitor Report.” Le prime adesioni All’appello hanno finora aderito Intersos e l’Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo della Provincia di Alessandria.


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