Cultura
Appello Papa: non interrompere dialogo interreligioso
Il discorso pronunciato questa mattina davanti alla Commissione Cattolica Internazionale per le Migrazioni
”Vedere Cristo in ogni fratello o sorella in condizione di bisogno, proclamare e difendere la dignita’ di ogni migrante, di ogni profugo, di ogni rifugiato. Ribadire una visione della dignita’ umana che e’ condivisa dalle altre grandi religioni con le quali, mai come oggi, c’e’ bisogno di cooperare”. E’ l’appello di Giovanni Paolo II che questa mattina ha ricevuto in udienza i partecipanti alla riunione della Commissione Cattolica Internazionale per le Migrazioni.
”Viviamo in un mondo nel quale genti e culture sono coinvolti in un’interazione sempre piu’ complessa – ha detto il papa – eppure,paradossalmente, assistiamo a tensioni etniche, culturali e religiose sempre piu’ forti che si ripercuotono soprattutto su migranti e rifugiati, particolarmente vulnerabili di fronte al pregiudizio e
all’ingiustizia che accompagnano queste tensioni’. ”Oggi vi invito – ha proseguito – ad una ancora maggiore consapevolezza della vostra missione. Affinche’ vi assicuriate che gente gia’ emarginata non sia ulteriormente penalizzata solo perche’ non e’ parte del processo di
globalizzazione economica”. E ha ribadito l’esigenza di ”una visione della dignita’ umana basata sulla verita’ dell’uomo creato a immagine di Dio”: ”e’ da questa consapevolezza – ha concluso il papa – che deve scaturire un senso inalienabile dei diritti, che non e’ potere dell’uomo concedere o negare. Perche’ sono diritti sanciti da Dio. Per questo vi esorto sempre piu’ a non interrompere mai la ricerca di nuovi modelli di cooperazione ecumenica e interreligiosa, di cui c’e’ bisogno oggi come non mai”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.