Elezioni europee

Appello: il futuro dell’Europa passa da Kiev

«Spetta all’Unione Europea e ai Paesi Membri sostenere in tutti i modi l’Ucraina nel suo percorso di adesione all’Ue»: così l'appello che EUcraina Odv, Project Mean-Movimento Europeo di Azione Non violenta, Comitato Ventotene e Ponte Atlantico-Difesa Libertà Democrazia presentato oggi a Roma e indirizzato ai candidati alle elezioni europee

di Redazione

«Spetta all’Unione Europea e ai Paesi Membri sostenere in tutti i modi l’Ucraina nel suo percorso di adesione all’Ue»: così il documento che EUcraina Odv, Project Mean-Movimento Europeo di Azione Non violenta, Comitato Ventotene e Ponte Atlantico-Difesa Libertà Democrazia presentato oggi a Roma.

«IL FUTURO DELL’EUROPA PASSA PER KYIV», questo il titolo del documento illustrato in conferenza stampa da Angelo MORETTI, Marianella SCLAVI, portavoce del Mean; Giovanni KESSLER, ex magistrato e presidente di EUcraina Odv, e Luigi TROIANI, docente di Relazioni internazionali alla pontificia Università di San Tommaso d’Aquino in Urbe “Angelicum”.

Subito dopo la conferenza stampa, il documento sarà trasmesso a tutti i candidati alle prossime elezioni europee di giugno.

Si legge nel documento: «L’arsenale di pace dell’Unione va arricchito e completato con l’istituzione dei Corpi Civili di Pace Europei, strumenti indispensabili per il monitoraggio e la gestione delle crisi, per prevenire i conflitti, creare convivenze, intervenire nelle catastrofi umanitarie e nella ricostruzione sociale postbellica. Il sostegno all’Ucraina nel prossimo quinquennio, e le tanto attese azioni europee di mediazione finalizzate alla cessazione del conflitto armato, non possono prescindere dall’ascolto attivo delle sue istituzioni democratiche e della sua società civile organizzata».

Per questo, conclude il documento:  «Ci aspettiamo che il nuovo Parlamento, la Commissione Europea e il Consiglio rafforzino ulteriormente le misure di sostegno alla difesa militare e civile dell’Ucraina, perché la nuova Europa si costruisce oggi sul destino dell’Ucraina, per la sua e la nostra libertà.

ll documento, infine, richiede di «attivare da subito strumenti comuni di difesa europea, in grado di agire come forza di interposizione e pacificazione nei conflitti e di operare rapidamente in caso di crisi regionali».

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