Sostenibilità

Appello di Legambiente: “i governi si impegnino nella lotta ai pesticidi”

E' la richiesta delle ong di 18 paesi riunite ieri a Bologna per la conferenza annuale del Pan (Pesticide Action Network Europea) nell'ambito di Sana, il Salone Internazionale del Naturale in corso

di Redazione

“Maggiore impegno da parte dei governi per ridurre il consumo dei pesticidi in Europa; sostegno e promozione dell’agricoltura biologica, della lotta integrata e dei metodi condivisi per soluzioni alternative, meno inquinanti e più salubri; linee guida comuni per tutti gli stati europei e sostegno concreto per paesi nuovi membri a rischio overdose chimica”. Queste le richieste delle organizzazioni non governative di 18 paesi riunite ieri a Bologna per la conferenza annuale del Pan (Pesticide Action Network Europea) nell’ambito di Sana, il Salone Internazionale del Naturale in corso a Bologna dal 7 al 10 settembre. Attualmente le iniziative prese in Europa per ridurre l’uso della chimica in agricoltura variano enormemente. Se Svizzera e Germania si sono dotate di linee guida nazionali per la promozione della lotta integrata, altre nazioni, come Danimarca, Svezia e Norvegia, hanno programmi nazionali di riduzione dei pesticidi. Contemporaneamente in Portogallo, per esempio, il consumo dei pesticidi è addirittura aumentato del 100% negli ultimi 10 anni mentre nei nuovi stati indipendenti dell’Est europeo la situazione è ancora più critica, con grave rischio per i consumatori e per gli operatori agricoli assolutamente disinformati rispetto ai pericoli legati all’abuso e al trattamento scorretto di queste molecole chimiche che inquinano anche i terreni e le falde acquifere e determinano anche un serio problema di smaltimento dei residui. “La situazione italiana – ha dichiarato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente -puntualmente monitorata da Legambiente con il rapporto annuale Pesticidi nel Piatto, mostra lievi ma costanti segnali di miglioramento. E’ evidentemente aumentata negli anni la sensibilità delle istituzioni, dei consumatori e anche degli operatori del settore rispetto al problema delle conseguenze sulla salute e sull’ambiente dell’uso dei pesticidi, ma molto rimane da fare: sia sul piano dell’informazione che su quello dei controlli che tutt’ora risultano differenti tra regione e regione, senza possibilità di confrontare i dati forniti dai laboratori incaricati delle analisi sui residui. Senza dimenticare poi il grave buco normativo che riguarda la non-valutabilità del ‘multiresiduo’, cioè della presenza contemporanea di più principi attivi (fino a 10) sullo stesso frutto o ortaggio”. “Il leggero miglioramento della situazione italiana rispetto agli anni scorsi – ha sottolineato Sofia Parente, coordinatrice del Pesticide Action Network Europe di Londra – non può giustificare la mancata adozione di un piano nazionale di riduzione dell’uso di pesticidi. L’obiettivo del PAN Europe è proprio questo: mettere in atto – insieme a Legambiente e Aiab e alle altre organizzazioni non governative presenti e alle associazioni ambientaliste e consumeristiche europee – delle azioni in questo senso, come già accade in molti Paesi Europei. Individuare quali pesticidi ridurre o eliminare e proporre alternative meno dannose per l’uomo e per l’ambiente tramite adeguate leggi europee sarà il filo conduttore della nostra azione comune, a partire dalla Direttiva per l’Utilizzo Sostenibile dei Pesticidi recentemente presentata dalla Commissione Europea che introduce alcune misure positive per gli Stati Membri che ancora non hanno Piani d’Azione Nazionali per i pesticidi ma che purtroppo non introduce alcuna misura forte ed efficace per ridurne l’uso e rompere l’insostenibile legame tra il loro utilizzo e la produttività agricola”.


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