Famiglia
Appello di Amnesty Il mondo dica no ai massacri dei Talebani
I Talebani controllano i due terzi del territorio afghano e uccidono in modo sistematico gli oppositori
di Redazione
I Talebani, i sedicenti ?studenti islamici? che spadroneggiano in Afghanistan, hanno ucciso «in modo deliberato e sistematico» migliaia di civili di razza Haraza nzei tre giorni successivi alla loro occupazione della città afghana di Mazar-e Sharif. Lo ha denunciato la scorsa settimana Amnesty International con una nota inviata dalla sede centrale londinese a tutte le agenzie di stampa del mondo. Amnesty International ha precisato inoltre di essere in grado di lanciare queste accuse in base a racconti di testimoni oculari e di familiari delle vittime. Mazar-e Sharif è caduta in mano ai Talebani l?8 agosto scorso e da allora la zona è interdetta ai media e agli osservatori indipendenti. «La vasta maggioranza degli uccisi», ha dichiarato un portavoce di Amnesty International, «apparteneva al gruppo etnico Hazara, sciiti pro-iraniani che appartengono in prevalenza a movimenti politici contrari ai Talebani. Le vittime sono state ammazzate in modo deliberato e arbitrario nelle case e nelle strade, dove i cadaveri sono rimasti per giorni. Molti degli uccisi erano civili, tra cui donne, vecchi e bambini in fuga dalla città». Sempre secondo l?organizzazione per i diritti umani, infine, «i Talebani non rispettano le leggi internazionali sul trattamento dei civili nei conflitti armati» e hanno ucciso, nella stessa Mazar-e Sharif, anche 10 diplomatici e un giornalista, tutti iraniani. Per questo Amnesty ha rivolto un appello ai governi del mondo perché non armino le opposte fazioni afghane e condannino le ultime atrocità dei Talebani. Per avere maggior informazioni su questa e altre vilazioni dei diritti umani, contattare Amnesty International al numero 06/44901, Indirizzo web www.amnesty.it.
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