Mondo

Appello delle donne marocchine per le cooperanti rapite

La Parlamentare Fadila Kadiri, collaboratrice dell'associazione italiana Soleterre, a nome delle donne marocchine chiede la liberazione degli ostaggi in Iraq

di Benedetta Verrini

L’Associazione Soleterre – strategie di pace ONLUS si unisce agli appelli delle diverse realtà istituzionali e associative internazionali per la liberazione delle volontarie dell’Organizzazione ?Un ponte per?? Simona Torretta, Simona Pari e del personale iracheno prigioniero, attraverso la voce di altre donne, che dal Marocco vogliono portare un segnale di pace e di condanna di ogni forma di sequestro.

Nella conferenza telefonica intercorsa con il personale dell’Associazione presente in Marocco, la Parlamentare Fadila Kadiri, collaboratrice di Soleterre, a nome delle donne marocchine che rappresenta come tecnico della commissione Affari Sociali e presidente dell’Associazione TAMESNA per lo sviluppo e la promozione sociale della donna, dichiara: «Un gesto disumano tiene in ostaggio le due donne, chiedo la liberazione immediata degli ostaggi, a nome di tutte le donne marocchine che rappresento come Parlamentare e come Presidente di una delle principali associazioni di donne in Marocco».

Si unisce all’appello il Presidente dell’Associazione Soleterre Damiano Rizzi che dichiara: «In queste ore, riteniamo che oltre alla vita delle persone sia in ostaggio lo stesso principio di Solidarietà. Quindi, milioni di persone attendono che sia liberato il loro diritto a vivere nelle migliori condizioni immaginabili. Chiunque voi siate, rivogliamo il pezzo di pace che ci avete tolto!»

L’Associazione, ha avviato da 2 anni un progetto nella regione più povera del Marocco (Beni Meskine – popolo povero) a favore delle donne creando un consorzio di cooperative «Le botteghe del sole? che esporta in Italia i prodotti lavorati a mano.

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