Volontariato

Appello della Tavola della Pace ai Governi del G8

Rafforzate l'Onu e la democrazia internazionale. Promuovete il bene comune globale

di Redazione

“Il diritto di manifestare non si discute. Discutiamo dei diritti umani che continuano ad essere calpestati nel mondo” “Abbandonate ogni atteggiamento “verticistico”: rafforzate l’Onu e la democrazia internazionale. Abbandonate i vostri interessi egoistici, cambiate le priorità dell’agenda politica e dell’uso delle risorse: mettete al centro delle vostre scelte il bene comune globale, le persone, i popoli e il rispetto dei loro fondamentali diritti.” E’ l’appello “ai Governi del G8” dei promotori della Marcia per la Pace Perugia-Assisi e della Tavola della Pace: un cartello composto da centinaia di associazioni, organismi laici e religiosi ed Enti Locali che lavorano nel nostro paese per promuovere la pace, i diritti umani e la solidarietà. Tra i primi firmatari dell’appello ci sono: i Francescani del Sacro Convento di Assisi, il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace, gli scouts dell’AGESCI, le tre principali confederazioni sindacali nazionali CGIL, CISL, UIL, l’ARCI, le ACLI, Pax Christi, Emmaus Italia, CIPSI, Associazione per la Pace, Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli, FIVOL-Fondazione Italiana Volontariato, ICS, Banca Etica, Sondagenova. “Non vogliamo promesse e buone intenzioni –insiste la Tavola della Pace- ma decisioni urgenti e vincolanti”. L’appello ne elenca sei: applicare e ampliare il Protocollo di Kyoto; cancellare il debito estero dei paesi impoveriti; modificare quelle regole del commercio internazionale; aumentare le risorse dedicate alla cooperazione internazionale; respingere il progetto americano delle guerre stellari; intervenire subito in Medio Oriente (come in Macedonia e dove è necessario nel mondo) a difesa dei diritti umani e della legalità internazionale.” Segue il testo completo dell’Appello. Appello della Tavola della Pace ai Governi del G8 La convocazione a Genova del prossimo vertice dei G8 rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle scelte più urgenti che la comunità internazionale, e in primo luogo i ricchi governi occidentali sono chiamati a compiere per risolvere i gravi problemi aperti oggi nel mondo. In vista di questo appuntamento, la Tavola della Pace, impegnata da anni nella promozione della pace, di un’economia di giustizia e della democrazia internazionale e nella costruzione dell’Onu dei Popoli, intende avanzare alcune riflessioni e proposte. Rafforzate l’Onu e la democrazia internazionale Promuovete il bene comune globale Il summit dei G8 riunisce i governi che, più di ogni altro governo al mondo, detengono il potere, le risorse e i mezzi per determinare, nel bene e nel male, le condizioni di vita e il futuro di gran parte dell’umanità. Essi rappresentano una piccolissima parte dell’umanità, ma le loro decisioni hanno uno straordinario impatto su tutto il resto del mondo. Su di essi ricade la responsabilità di non aver impedito o di aver causato molte delle grandi tragedie del nostro tempo: guerre, genocidi, povertà, morte per fame, distruzione dell’ambiente e delle risorse naturali. A loro, prima di ogni altro governo, spetta la responsabilità politica e morale di affrontare con efficacia queste grandi emergenze e costruire un nuovo ordine internazionale, pacifico e democratico. Ai governi che s’incontrano a Genova noi chiediamo di abbandonare ogni atteggiamento “verticistico” promuovendo, da subito, la democratizzazione del sistema internazionale, processi decisionali aperti e trasparenti, la cooperazione a tutti i livelli, il riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dalle istituzioni locali e dalle organizzazioni della società civile. A loro chiediamo, ancora una volta, di cambiare rotta e di promuovere decisamente il rafforzamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite, quale centro della governabilità globale. Il processo di globalizzazione in atto ha aumentato il già profondo deficit di democrazia internazionale esistente, preparando un futuro denso di tensioni, incognite e di pericoli inaccettabili. Senza il rilancio del sistema dell’Onu e la sua democratizzazione, senza un forte investimento per ridargli forza, efficacia e credibilità, nessuno dei tanti problemi aperti troverà mai una soluzione definitiva. Ai capi di governo che si riuniscono a Genova si rivolgono da tempo, inascoltati, i popoli dimenticati e defraudati del sud del mondo. La Tavola della pace intende dare voce a quell’umanità che, dalle periferie del mondo, chiede innanzitutto cibo, acqua e lavoro per tutti. A queste domande pressanti di libertà e giustizia dobbiamo rispondere combattendo ogni forma di esclusione e promuovendo la partecipazione democratica di tutti i paesi e i popoli alla definizione delle regole e delle politiche globali. Ai G8 chiediamo di cambiare le priorità dell’agenda politica e dell’uso delle risorse rimettendo al centro delle proprie scelte le persone, i popoli e il rispetto dei loro fondamentali diritti, il bene comune globale. A loro chiediamo di abbandonare una visione del mondo dominata dallo scontro degli interessi nazionali e dalla legge del più forte: proseguire su questa strada ci porterà al disastro. Il mondo ha urgente bisogno di governi democratici decisi a promuovere e tutelare il bene pubblico globale, mettendo freno al crescente disordine internazionale. Il mondo ha bisogno di governi decisi a contrastare le guerre e le massicce violazioni dei diritti umani; mettere al bando la guerra e le armi che la alimentano; garantire a tutti l’accesso ai diritti sociali di base (il diritto al cibo, all’acqua, alla salute, all’educazione, alla casa, al lavoro,…); proteggere l’ambiente globale offrendo a tutti pari opportunità di sviluppo. Ai G8 chiediamo di assumere queste priorità, mettendo, per una volta, in secondo piano, i propri interessi egoistici. Non ci servono i soliti documenti pieni di parole altisonanti, promesse e buone intenzioni. Urgono decisioni precise e vincolanti come queste: – applicare e ampliare il Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica che minacciano il clima e la vita di miliardi di persone; – cancellare il debito estero dei paesi impoveriti e rivedere il sistema di concessione dei crediti che genera insostenibili processi di indebitamento; – modificare quelle regole del commercio internazionale che impediscono il libero accesso ai mercati dei prodotti dei paesi in via di sviluppo e costringere il Fondo Monetario, la Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale per il Commercio ad agire nel rispetto dei principi e degli impegni per lo sviluppo sostenibile fissati dall’Onu; – aumentare le risorse dedicate alla cooperazione internazionale per sradicare la povertà estrema, la morte per fame e malattie, tassando le transazioni finanziarie speculative e riducendo i bilanci e gli arsenali militari; – respingere il progetto americano delle guerre stellari, rilanciando il ruolo dell’Onu per la costruzione di un sistema di sicurezza comune fondato sul disarmo e la prevenzione dei conflitti; – intervenire subito in Medio Oriente, a difesa dei diritti umani e della legalità internazionale, promuovendo un piano di pace basato sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul principio “Israele e Palestina: due Stati per due Popoli”. Con altrettanta determinazione è urgente intervenire in Macedonia e nelle troppe zone di guerra che continuano ad insanguinare il mondo. Questi obiettivi sono da lungo tempo al centro del nostro impegno quotidiano. Oggi, li riproponiamo alla vigilia del summit di Genova per ricordare ai “grandi” della terra le responsabilità che si devono assumere. E domani continueremo il nostro lavoro organizzando dall’11 al 14 ottobre, a Perugia, una grande Assemblea della società civile mondiale e una nuova edizione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi per la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà. Democrazia globale ora!!! Tutti i diritti umani per tutti Tavola della Pace – Francescani del Sacro Convento di Assisi, Associazione per la Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace, AGESCI, CGIL, CISL, UIL, ARCI, ACLI, Pax Christi, Emmaus Italia, CIPSI, Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli, Centro per la pace Forlì/Cesena, Planet-Associazione per la cultura dell’interdipendenza, FIVOL-Fondazione Italiana Volontariato, ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà, Banca Etica, Sondagenova (prime adesioni) Per adesioni e informazioni: Tavola della Pace, Via della Viola, 1 (06122) Perugia – Tel: 075-5736890 – Fax: 075-5721234 email: mpace@krenet.it


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