Economia

Appalti: la coop con co.pro.non può essere esclusa

Il Consiglio di Stato ha affermato che nell’ambito di un contratto a progetto è possibile stabilire quali debbano essere gli orari da rispettare se ci sono determinate esigenze.

di Giulio D'Imperio

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1743 del 3 aprile 2006, si è espresso in merito all?esclusione di una cooperativa sociale dalla partecipazione di un appalto pubblico solo perché si serviva di due lavoratori (su 10) con contratto a progetto. Il testo del disciplinare della gara di appalto prevedeva un piano finanziario in cui era riportata la voce costo del lavoro, e il personale doveva comunque rispettare l?orario di apertura della struttura oggetto del bando di gara.

L?esclusione della cooperativa sociale era stata giustificata dal fatto che due unità della stessa, avendo stipulato con la cooperativa un contratto a progetto, non potevano garantire il rispetto dell?orario di lavoro stabilito nel bando.

Il Consiglio di Stato ha affermato che nell?ambito di un contratto a progetto è possibile stabilire quali debbano essere gli orari da rispettare se ci sono determinate esigenze. Inoltre è stato precisato che non è l?orario di lavoro pattuito a qualificare il rapporto di lavoro come contratto a progetto, ma l?obiettivo finale che si intende raggiungere con tale formula contrattuale. Ed è per questo che il contratto a progetto, al termine della realizzazione del programma stabilito o di fasi di esso, viene a risolversi automaticamente.
Pertanto il Consiglio di Stato ha ritenuto che la cooperativa sociale non poteva essere esclusa dalla gara di appalto, in quanto le due persone con cui era stato instaurato un contratto a progetto potevano essere destinate a svolgere una fase del programma stabilito.

Inoltre nei due contratti, là dove veniva precisato il programma da attuare, poteva essere stabilito anche l?orario che i due contrattisti erano tenuti a rispettare.

Info: www.giustizia-amministrativa.it

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