Non profit

Aperto il World social summit

L'edizione 2008 è dedicato al tema della paura, sentimento esistenzialmente fortissimo, capace di modificare comportamenti e di condizionare le scelte politiche dei governi

di Redazione

«È evidente che il welfare state deve essere tutelato. Bisogna trovare una strada. Da questa riflessione nasce una mia proposta: l’attribuzione al terzo settore di un ruolo primario nella soluzione dei problemi economici connessi all’evoluzione del welfare». Con questa analisi e con questa proposta, Emmanuele Emanuele, presidente del World Social Summit, ha aperto nel pomeriggio i lavori dell’edizione 2008, dedicata all’attualissimo tema della paura.

Nel corso della tre giorni – che si svolge a Roma e che è stata organizzata dalla Fondazione Roma e dal Censis – la paura sarà analizzata da molteplici punti di vista da parte dei maggiori studiosi europei come, fra gli altri, Zygmunt Barman, Jacques Attali, Robert Castel, James Hillman e Michel Maffesoli. Tra gli italiani sono prevvisti gli interventi di Roberto Saviano e Massimiliano Fuksas.

La paura, nelle sue trasformazioni moderne e postemoderne, continua a essere un sentimento esistenzialmente fortissimo, capace di modificare comportamenti e di condizionare le scelte politiche dei governi. Il pomeriggio di oggi, dopo le riflessioni d’apertura di Attali, si concentrerà sugli effetti della globalizzazione: il suo impatto in termini economici e sociali (i rischi e la crisi del welfare) e in termini urbanistici – analisi condotte anche sulla base di un’indagine condotta dal Censis e intitolata Le paure nelle metropoli.

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