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Aperta la sessione annuale della Commissione Onu dei diritti umani

5mila delegati, tra cui 3mila membri di Ong, parteciperanno ad una sessione sempre più apparentata dalle Ong a un kermesse in cui l'impunità regna sempre sovrana

di Joshua Massarenti

Si è aperta oggi a Ginevra la sessione annuale della Commisssione Onu per i diritti umani. Fino al 22 aprile, i 53 Paesi membri della Commissione analizzeranno progressi e arretramenti del mondo in materia di rispetto dei diritti umani.

Di sicuro, le polemiche non mancheranno visto che una pletora di Ong sarà presenta a Ginevra per ricordare in primis le contraddizioni che caratterizzano una Commissione composta per metà da Paesi che non rispettano i diritti umani. Anzi, sono in molti a sospettare la Commissione di coprire le costanti violazioni delle libertà fondamentali perpetrate nel mondo.

Nell’ultima sessione del 2004, la Commissione aveva puntato il dito solo contro piccoli Paesi allorquando i dossier più caldi come il Darfur, l’Iraq e la Cecenia erano passati del tutto inosservati. Fino a spingere l’Alto rappresentante delle Nazioni Unite per i diritti umani Louise Arbour a condannare questo clima di impunità. “Il nostro approccio della diplomazia dei diritti umani non è ancora soddisfacente” ha detto oggi la Arbour nel corso del suo discorso di apertura. “Diamo l’impressione che fare dichiarazioni è il nostro obiettivo ultimo” ha aggiunto “ripegandoci sull’applicazione selettiva e sporadica di diritti di circostanza”.

Su tutte le crisi umanitarie in corso, la Arbour ha voluto ricordare il Darfur denunciando “le violazioni continue dei diritti umani che vi sono perpetrati” e giudicando la risposta della Comunità internazionale “molto lacunosa rispetto alla nostra responsabilità collettiva nei confronti dei più vulnerabili”.

Nelle prossime settimane, la Commissione sarà chiamata a adottare una serie di documenti tratti dai circa 120 progetti di riforma vagliati nel dicembre scorso da un comitato di saggi che sta spalleggiando la Commissione in qualità di consulenti esperti.

La Commissione dei diritti umani è l’organo supremo delle Nazioni Unite incaricato di vigilare sul rispetto dei diritti umani. Fondata nel 1946, dal 1970, può accogliere querele individuali e e saminare la situazione di un Paese denunciato da cittadini o da organizzazioni non governative. Un centinaio di alti responsabili governativi, in maggiranza ministri o vice ministri degli Affari esteri, sono attesi a Ginevra.

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