Formazione
Aon a Rutelli: “Non ci sono scorciatoie per la pace”
Per l'on. Rutelli le spese per l'esercito europeo devono restare fuori dal patto di stabilità. L'associazione obiettori nonviolenti invita invece a cambiare prima le politiche.
?La responsabilità in materia di difesa non deriva dallo spendere di più, ma da obiettivi di politica estera chiari e da una razionalità della spesa?.
E? quanto dichiara Massimo Paolicelli, presidente dell?Associazione Obiettori Nonviolenti, intervenendo sulla proposta, lanciata oggi in un’intervista, di Francesco Rutelli di far ?restare fuori dal patto di stabilità le spese dell?Unione per l?esercito europeo?.
?Il primo nodo della difesa europea ? prosegue Paolicelli – è tutto squisitamente politico. Oggi la politica della difesa europea è dettata dall?industria bellica che ha gioco facile nella scarsa volontà di alcuni paesi di cedere la propria sovranità in politica estera e nella resistenza di altri ancora molto filo NATO”.
Paolicelli, inoltre, richiama l’attenzione su un concetto di ?sicurezza comune? che vada al di là degli aspetti militari, ma riguardi: la sicurezza alimentare, quella sociale, quella ambientale, ecc, unici antidoti al terrorismo; mentre diventa sempre più urgente ridare un ruolo alle Nazioni Unite.
“L?Italia ? conclude Paolicelli – ha un ruolo importante, ma se la proposta di chi si candida a Governare il paese dopo Berlusconi, ripercorre la sua stessa linea politica di sudditanza ai poteri forti, resta poco da sperare?.
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