Welfare

ANZIANI. Radiografia ai Comuni targata Civicum

L'Associazione insieme al Politecnico di Milano ha analizzato la situazione dei servizi per gli anziani nei comuni italiani. Ecco il risultato

di Lorenzo Alvaro

Civicum ha commissionato al Politecnico di Milano un’indagine sui servizi offerti dalle Amministrazioni Pubbliche alle persone che hanno superato i 65 anni di età (pubblicata e consultabile qui a sinistra). L’obiettivo, come sempre, è di vedere come i Comuni delle città prese in esame amministrano le risorse ad essi affidate dai cittadini. E anche stavolta, le sorprese non mancano. Nell’introduzione a cura del presidente Fondazione Civicum Federico Sassoli de Bianchi  si legge che il Rapporto sui Servizi agli Anziani dei maggiori Comuni italiani «nasce dalla convinzione che sia necessario promuovere una maggiore  collaborazione tra cittadini ed istituzioni.  Senza un grande recupero di efficienza ed efficacia dell’ azione pubblica l’Italia è destinata ad un lento declino».

Andando ad analizzare la ricerca si vede come considerando le due principali voci di spesa dei bilanci comunali relative ai servizi resi agli anziani risulti che in media i comuni spendono 136 euro per ogni residente over 65. La media però non dipinge la situazine reale in quanto la distanza tra Comuni è addirittura in certi casi abissale. Trieste, per esempio, è il caso più virtuoso e spende 400 euro per anziano mentre a Genova e Campobasso non si arriva a 20 euro.

L’Italia dai dati del Politecnico risulta spaccata a metà con un Nord che riserva ai propri anziani una cifra doppia rispetto al Centro-Sud e risulta anche che in comuni di piccole o medie dimensioni c’è più attenzione alla terza età che nei grandi centri cittadini.

Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare i Comuni spendono intorno ai 4 mila euro per ogni assistito ma, come nel caso precedente, la variabilità è elevatissima. Si va dai mille euro di Novara ai 7 mila di Trento. Le stesse problematiche risultano se ci si concentra sulla varietà e sulla disponibilità dei servizi erogati. In tutti i comuni analizzati (19) è diffusa l’assistenza domiciliare ma solo in 13 c’è la teleassistenza e solo in 8 esiste la consegna di pasti a domicilio. In questo panorama sono solo 3 (Milano, Torino e Brescia) le città analizzate che offrono ai propri anzziani tutti i servizi presi in considerazioni.

La drastica differenza tra nord e sud si nota anche in questo caso con una Trento che assiste 400 anziani ogni 10 mila e una Palermo che ne assiste solo 50. Più in generale il settentrione in media accudisce 221 anziani ogni 10 mila mentre il mezzogiorno solo 97.
Infine parlando del sostegno economico in Italia risulta che oltre 120 anziani ogni 10 mila riceve assistenza. Brescia è in testa con sostegno a più di 400 anziani.


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