Welfare

Anziani non autosufficienti, al via la prestazione universale

Dal 2 gennaio sarà possibile presentare richiesta per avere gli 850 euro mensili che si vanno ad aggiungere all'accompagnamento. I requisiti previsti dal Governo disegnano una platea pari allo 0,7% delle persone non autosufficienti che vivono in Italia

di Sara De Carli

donna anziana

Parte con il nuovo anno la sperimentazione della nuova Prestazione Universale, ossia debutta la prima concreta novità di quella riforma della non autosufficienza che è stata tanto attesa e che tanto ha deluso. Si tratta di 850 euro aggiuntivi per cui dal 2 gennaio si potrà fare domanda all’Inps: una prestazione che riguarderà però appena 25-30mila ultraottantenni non autosufficienti, con fabbisogno assistenziale gravissimo su 3,8 milioni di anziani non autosufficienti e su un milione di anziani con l’assegno di accompagnamento: vale a dire lo 0,6% degli anziani non autosufficienti e il 2,3% degli over 80 anni con assegno di accompagnamento.

L’Inps ha pubblicato le istruzioni per la presentazione della domanda, tramite la pagina “Decreto Anziani – Prestazione Universale”. La nuova prestazione verrà riconosciuta, finché ci saranno risorse disponibili, a chi ha i seguenti requisiti:

  • età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico-legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione tecnico-scientifica nominata il 16 ottobre 2024 con DM n. 155/2024 e approvate con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 19 dicembre 2024;
  • un Isee non superiore a euro 6mila;
  • la titolarità dell’indennità di accompagnamento.

La Prestazione Universale sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da una quota fissa monetaria, corrispondente all’indennità di accompagnamento che viene qui riassorbito, a cui si aggiunge una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, pari ad euro 850 mensili, che dovrà essere utilizzata per remunerare lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare  rapporto di lavoro, o per l’acquisto di servizi di cura e assistenza forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. Qui tutte le istruzioni.

Foto di alpay tonga su Unsplash.

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