Famiglia

Anziani: la bufala dell’esenzione dal canone Rai

Almeno così la definisce la Cisl Pensionati

di Gabriella Meroni

«L’esonero del canone tv per gli ultra-75 enni poveri? Sì la legge l’hanno fatta. Ma finora non vale un accidente. Perchè manca il decreto ministeriale applicativo di attuazione».

Inizia così un comunicato della Cisl Pensionati sulla norma contenuta in Finanziaria che esclude gli over 75enni che vivono soli e hanno un reddito pari o inferiore a 516 euro per tredici mensilità (davvero pochino).

La Cisl Pensionati così continua: «Il testo della norma (art. 1, comma 132, legge finanziaria 2008) recita: ?Nel limite massimo di 500.000 euro annui, a decorrere dall?anno 2008, per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità, senza conviventi, è abolito il pagamento del canone Rai esclusivamente per l?apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza. Per l?abuso è comminata una sanzione amministrativa, in aggiunta al canone Rai dovuto ed agli interessi di mora, d?importo compreso tra euro 500 ed euro 2.000 per ciascuna annualità evasa. Con decreto del Ministro dell?economia e delle finanze sono indicate le modalità applicative delle disposizioni di cui al
presente comma?.

Quali sono i requisiti di legge per poter aver diritto all?esenzione? Eta? pari o superiore a 75 anni, con reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilita?, senza conviventi, e possesso di apparecchi televisivi solo nel luogo di residenza. Le esenzioni saranno pero? concesse solo fino al limite massimo di 500.000 euro annui, per cui non e? detto che tutti coloro i quali siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge potranno poi effettivamente beneficiare dell?esenzione. I criteri per la scelta delle domande da accogliere -ripetiamo – saranno fissati dal decreto ministeriale di attuazione.

Intanto la Rai, Radio-televisione italiana, azienda di Stato proprietà del Ministero di Padoa- Schioppa, beffeggia gli interessati col vademecum che qui appresso riportiamo, ad uso degli amici pensionati che vogliono farsi
qualche amara risata.

– Da quando si può inviare la domanda di esenzione? La data sara? fissata dal decreto ministeriale di attuazione.
– Quando verra? emanato il decreto ministeriale di attuazione? Non e? possibile al momento fare alcuna previsione

– In attesa del decreto ministeriale di attuazione, si può inviare la domanda? Inviare la domanda non e? vietato, ma sara? il decreto ministeriale di attuazione a stabilire quali saranno i tempi e le modalita? per la presentazione delle domande stesse, per cui c?e? il rischio che la sua domanda presentata prima del decreto, anche se inviata con posta raccomandata, non possa venire presa in considerazione.

– A chi indirizzo la domanda di esenzione?
Sara? il decreto ministeriale di attuazione a stabilire a chi la domanda di esenzione dovra? essere indirizzata.

– Quale documentazione si deve allegare alla domanda di esenzione?
La documentazione necessaria verra? indicata nel decreto ministeriale di attuazione.

– Il reddito che si deve considerare e? solo quello da pensione?
No, secondo la legge per poter aver diritto all?esenzione e? necessario che tutti i redditi, propri e del coniuge, cumulati insieme (e quindi ad esempio anche redditi da proprieta? immobiliari o da rendite finanziarie etc.) non superino nel complesso la somma di 516,46 euro per tredici mensilita?.

– Se si hanno 75 anni o piu?, ma c’è un convivente diverso dal coniuge,
si può aver diritto all?esenzione?
Secondo la legge no, neanche se il convivente non avesse alcun reddito proprio.

– Se si ha un televisore nella residenza ed uno in un’altra abitazione, si possono aver diritto all?esenzione?
Secondo la legge no, neanche se la seconda abitazione non fosse di proprieta?.

– Se si è in possesso di tutti i requisiti previsti per poter ottenere l?esenzione, si è sicuri di averne diritto?
No, perche? la legge prevede che le esenzioni possano essere concesse solo fino al valore massimo complessivo di 500.000 euro annui. I criteri di scelta delle domande da accogliere saranno fissati dal decreto ministeriale di attuazione.

– In attesa del decreto ministeriale di attuazione, l?invio della domanda di esenzione esenta dal pagamento del canone per l?anno 2008?
No, neanche se in effetti si e? in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, perche? le domande potranno essere accolte solo fino ad un valore massimo
complessivo di 500.000 euro annui. Quindi – conclude ineffabilmente la Rai – in attesa del decreto ministeriale, e? comunque necessario pagare il canone di abbonamento per l?anno 2008».

«Per parte nostra», concludem la Cisl Pensionati, «alla fine della favola facciamo una scommessa su come andrà a finire la faccenda: il decreto di Padoa-Schioppa uscirà quando tutti avranno pagato il canone; i 500 mila euro stanziati dalla finanziaria finiranno nel “tesoretto” come somma “risparmiata”; i 4716 potenziali beneficiati (sì, questo è l’ipotetico tetto massimo degli illusori fortunati) avranno un’occasione in più per maledire le classi dirigenti di questo povero paese».

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.