Welfare

Anziani: Il welfare online sperimentato in Liguria

Accordo di programma quadro tra Regione Liguria, Mit, Cnipa e Mef. Per accedere ai servizi online di welfare della Regione

di Giulio Leben

Gli oltre 530 mila anziani della Liguria per primi utilizzeranno la Carta regionale dei Servizi, una sorta di bancomat con cui accedere on line ai servizi di welfarwe erogati dalla Regione. È stato infatti appena firmato un Accordo di programma quadro tra la stessa Regione Liguria, il Ministro per l?Innovazione e le Tecnologie-MIT, il Cnipa (Centro Nazionale per l?Informatica nella Pubblica Amministrazione) e il Ministero per l?Economia-MEF, che consentirà di far decollare, su larga scala, questa applicazione innovativa dell?e-Government, ossia la Pubblica amministrazione elettronica.

L?intesa prevede che gli oltre 530 mila anziani liguri, che sono un terzo della popolazione regionale, riceveranno la Carta Regionale dei Servizi, basata sugli standard di quella Nazionale e dotata di microchip, che consentirà il riconoscimento in rete del cittadino che ha bisogno di rivolgersi ai servizi sociali che la Regione sta realizzando nell?ambito dei precedenti accordi di programma relativi all?e-Government.

?È questa una tempestiva e concreta risposta che Governo e Regione danno alle preoccupazioni espresse recentemente sulla realizzazione della Carta d?Identità Elettronica (CIE)?, ha detto a tale proposito Lucio Stanca, ministro per l?Innovazione e le Tecnologie.

Il ministro ha poi spiegato che ?la Carta Regionale dei Servizi realizzata dalla Regione in accordo con il CNIPA e lo stesso MIT, rappresenta per tutti gli enti della Liguria l?opportunità di assicurare ai propri cittadini lo strumento più efficiente e comodo per accedere ai servizi on line, senza la necessità di spostarsi e fare file?.-

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.