Famiglia

Anziani: il caldo ne ha uccisi quasi 5000

Quasi 5mila in più dell'anno scorso i decessi di anziani in un mese. Meno di quanto e' avvenuto in Francia dove si e' arrivati a contarne 11 mila e 500, ma...

di Redazione

Il caldo ha ucciso: si avvicinera’ a 5 mila morti il dato finale sulla mortalita’ degli anziani in un solo mese (dal 16 luglio al 15 agosto) nell’estate delle temperature record. Meno di quanto e’ avvenuto in Francia dove si e’ arrivati a contarne 11 mila e 500, ma comunque tanti. A stabilirlo e’ l’Istituto Superiore di Sanita’ che ha presentato i dati sui 21 capoluoghi di regione e le stime sulla mortalita’ nazionale: 4175 morti in piu’ fra gli ultra sessantacinquenni. Ma, ha spiegato Donato Greco, responsabile del dipartimento dove il gruppo guidato dalla dottoressa Susanna Conti ha guidato il lavoro, si pensa che la cifra finale si avvicinera’ proprio a 5 mila morti. Che esista un rischio per le persone anziane che vivono in citta’ durante i periodi in cui il caldo e’ piu’ forte e’ cosa ben nota e piu’ volte confermata nella letteratura scientifica. La popolazione invecchia e l’estate torrida ha messo in evidenza, per la prima volta in tutta Europa ed in particolare in Francia ed in Italia, che da ora in poi la bella stagione dovra’ essere segnata con il bollino rosso nel calendario dei lavori dei servizi sanitari e assistenziali. I dati confermano quelli diffusi dai servizi funebri cimiteriali nel corso dell’estate quando si registro’ un aumento delle sepolture attorno al venti per cento. Il dato sulle 4175 morti e’ estrapolato sui dati delle 21 citta’ capoluogo. Ma nello studio si legge quello che fino ad ora era solo una ipotesi che attendeva conferme empiriche: c’e’ stato un eccesso di mortalita’ e le relazioni mostrano ”un’evidente correlazione con i picchi delle temperature”. Non si esclude, ha aggiunto Greco, che ulteriori approfondimenti su che cosa e’ successo possano portare alla conclusione che gli anziani morti quest’estate possano essere stati anche 5 mila. Nelle 21 citta’ campionate si e’ passati da 6.241 decessi in ogni classe di eta’ nel 2002 a 8.485 nel 2003, con un incremento di 2.244 decessi, pari al 36%. L’incremento maggiore (2.127 decessi, pari al 40,2%) e’ stato osservato fra gli ultrasessantacinquenni ed ancora di piu’ negli ultrasettantacinquenni con 1.992 morti in piu’ (49,1%). Proprio in questa classe di eta’ le maggiori vittime si sono registrate nel nord-ovest con 975 decessi pari all’81,4%, seguito dal centro (563 decessi, pari al 43,8%) e dal nord-est (206 decessi, pari al 33,8%) e dal sud (248 decessi, 25,6%). L?identikit delle vittime Donna, malata, sola in una casa piccola, spesso ai piani piu’ alti, quelli piu’ caldi e esposti al sole. Basso livello di istruzione e come molti anziani non ha goduto dei benefici dei moderni condizionatori. Donna, perche’ le donne vivono piu’ a lungo e rimangono sole in media 7 anni se il partner ha la stessa eta’, viveva al nord, in una delle grandi citta’ come Torino, dove i morti anziani sono addirittura piu’ che raddoppianti rispetto allo stesso periodo. Fra di loro, ha detto il ministro Girolamo Sirchia, ”c’erano probabilmente anziani che negli anni ’60 hanno contribuito al boom economico, lavoratori che non ne hanno avuto grandi vantaggi”. Le città più colpite Quello che gli esperti hanno definito l’effetto ”isola calore urbano” (un mix di caldo e umidita’ tipico delle citta’) dopo Torino ha colpito con forza L’Aquila seconda citta’ per numero piu’ alto di morti (+105,3%). Gli anziani abruzzesi, abituati a temperature piu’ basse non erano preparati a difendersi dalle alte temperature, cosi’ come, forse, gli anziani francesi. Segue Genova (79,4%), Perugia (75,4%), Milano (69,3%), Bologna (54,5%) e Roma (51,5%). Una diminuzione invece si e’ verificata a Campobasso (-25%), Aosta (-21,7%) e Catanzaro (-15,2%). La proposta Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, propone la nascita di un centro nazionale di salute pubblica per fronteggiare le emergenze sanitarie. Il progetto sara’ discusso con le regioni e i comuni nel prossimo incontro che servira’ anche per mettere le basi ad un piano di intervento per la tutela degli anziani, piano proposto dopo l’emergenza caldo durante agosto. Offrira’ il vantaggio di lavorare con le regioni e i comuni per gestire assieme gli scenari prima che accadano e per stabilire le azioni che poi dovranno essere messe in atto”. Il coordinamento nazionale permettera’, ha aggiunto il ministro, ”la rapidita’ di definizione dei piani e di azione”.


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