Formazione

Anzaldi a Sky: «Mandiamo in chiaro docufilm sul recupero del relitto del maxi naufragio»

Il 18 aprile 2015, a 60 miglia dalle coste libiche, 900 persone persero la vita in un naufragio. Il recupero del peschereccio da parte della Marina Militare è diventato il simbolo di un'Europa che non deve, né può dimenticare. Ecco perché - spiega Anzaldi (PD) - il film che racconta il recupero del relitto va mostrato a tutti

di Redazione

«Ho scritto a Sky per chiedere di valutare se non sarebbe un bel segnale nei confronti dei telespettatori trasmettere anche in chiaro il docufilm Come è profondo il mare, che andrà in onda su Sky Atlantic domenica prossima» dichiara il deputato del partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

“Nell’ambito del meritorio ciclo di documentari di Sky Atlantic Il racconto del reale– spiega Anzaldi – domenica prossima andrà in onda il docufilm Come è profondo il mare. Questa produzione racconta con i video in presa diretta il recupero del barcone che il mondo ha tristemente conosciuto per la più grande tragedia del mare legata all’immigrazione. Si tratta del naufragio del 18 aprile 2015, in cui morirono più di 900 persone, molte delle quali in modo atroce perché chiuse nella stiva».

Quel tragico episodio contribuì a risvegliare, almeno in parte, le coscienze degli europei. Per questo il Governo ha dato mandato alla Marina Militare di recuperare il barcone, che il presidente del Consiglio vorrebbe esposto di fronte alla nuova sede Ue a Bruxelles, come simbolo. Il docufilm, ricorda Anzaldi, «ricostruisce, in particolare, proprio le fasi del recupero, con video esclusivi. Visto l’alto valore simbolico e sociale del recupero, raccontato con grande professionalità dalla produzione del film, ho chiesto a Sky di valutare l’opportunità di trasmettere Come è profondo il mare non soltanto su Sky Atlantic, canale visibile solo agli abbonati Sky, ma anche in uno dei canali Sky in chiaro, disponibili sul digitale terrestre. Sarebbe un segnale di grande sensibilità nei confronti del pubblico televisivo e di attenzione per una tematica delicata che interessa tutto il Paese».

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