Famiglia
Antonio Sambo: “Le speranze invece delle illusioni”
Il coordinatore di Civitas presenta la nona edizione della fiera della solidarietà. "È il luogo dove le buone prassi si mettono in mostra".
Antonio Sambo è l?anima di Civitas. Alla vigilia della nona edizione fa il punto sui risultati conseguiti. E su quelli attesi. “Civitas ha visto un progressivo costruirsi che possiamo ripercorrere attraverso alcuni indicatori. Sicuramente il Terzo settore ha stabilito una forte relazione con il territorio e con le istituzioni, diventandone un interlocutore con quella capacità di occuparsi dei problemi cercando risposte concrete. A volte si è trattato di cambiamenti poco visibili, ma incisivi e costanti nella quotidianità. In questo percorso il Terzo settore ha avuto la capacità di introdurre pratiche innovative, di rinnovarsi senza perdere mai di vista il primato della persona. Un altro indicatore è rappresentato dal dialogo tra profit e non profit. Civitas in questi anni ha aiutato la costruzione di questi indicatori.
Vita: Quest?anno Civitas si svolge durante l?entrata di nuovi dieci Paesi nella Unione europea…
Antonio Sambo: Oggi è necessario riscoprire il valore dell?interculturalità, quando nazioni con situazioni economiche e sociali diverse diventano una comunità. Con la nuova Unione europea c?è bisogno di trovare nuovi equilibri. E il Terzo settore ha tutte le caratteristiche per essere propositivo e positivo, per esercitare progettualità, buone prassi per diventare propulsore d?integrazione, che non è la stessa per l?Ungheria e la Lituania.
Vita: Cosa si aspetta da questa edizione di Civitas?
Sambo: All?inizio qualcuno la paragonava a una sorta di suq, di mercato, oggi possiamo dire che rappresenta un evento in cui le competenze di chi opera nel Terzo settore si confrontano per arrivare a dare risposte concrete. I temi sono sempre stati all?avanguardia, e quest?anno l?approccio interculturale è una delle priorità su cui intervenire subito. Il titolo scelto Qualità della vita e la vita di qualità, rappresenta anche la nostra aspirazione. Noi vorremo ricostruire la speranza attraverso cose concrete, con scelte responsabili: oggi purtroppo assistiamo al proliferare di generatori di illusioni mentre abbiamo bisogni di speranze.
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