Volontariato

Antonio, professore a Perugia: «Insegnaregratis ha arricchito molto il mio lavoro»

Tre domande a Antonio Marini, presidente dell'associazione Portofranco a Perugia

di Sergio Segio

Il professor Antonio Marini è presidente dell?associazione Portofranco a Perugia, che è nata solo lo scorso febbraio ma già coinvolge circa cinquanta volontari. Ora è patrocinata dalla Regione Umbria e dal Comune, e riconosciuta dall?Ufficio scolastico regionale. Gli studenti iscritti, in neanche un anno di attività, sono 150. E aumentano ogni giorno.

Professor Marini, che cosa vuol dire per lei insegnare a Portofranco? Significa fare volontariato, in modo assolutamente gratuito. Io e i miei colleghi ci mettiamo a completa disposizione dei bisogni di studio degli studenti. È come se un poco adottassimo questi ragazzi. L?insegnamento per noi non è un lavoro qualsiasi e tanto meno un pubblico impiego, perché comporta una responsabilità sociale.

Come aiutate gli studenti? Il nostro aiuto non è tecnico, ma consiste in un rapporto umano. Il nostro tentativo quotidiano è aiutarli ad avere, nei confronti dello studio, una posizione umana più adeguata.

Con quale riscontro? Grazie a questa esperienza il mio stesso lavoro di insegnante si è arricchito: ne riscopro il senso. E non vale solo per me, tanto è vero che la proposta di coinvolgersi con Portofranco è stata accolta da ben 34 insegnanti, cui si aggiunge la collaborazione di 16 studenti universitari. E quando si propone di fare qualcosa per i ragazzi, nessuno si tira indietro.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.