Cultura

Antonio Fazio: il non profit vale il 10% del Pil

«Tra lo Stato e il mercato stanno emergendo realta' intermedie in grado di offrire risposte ai problemi sociali del nostro tempo»

di Gabriella Meroni

Lo Stato, che spesso non e’ in grado di far fronte alle esigenze di welfare dei cittadini, puo’ sopperire a questa necessita’ con il terzo settore che rappresenta tra il 10-15% del Pil.

Parola del governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio che intervenendo alla presentazione del libro di Emmanuele Emanuele sul non profit alla Luiss, ha sottolineato come ”le associazioni in genere, quelle di promozione sociale, il volontariato meglio conoscono i nuovi bisogni e sono in grado di rispondere in modo sollecito ed efficace”. Alcuni beni -ha detto Fazio- devono rimanere in mano pubblica, ma la gestione tecnica puo’ essere affidata ai privati. Secondo Fazio il terzo settore puo’ svolgere un ruolo fondamentale in un contesto economico e in un clima culturale nei quali si sta ripensando il significato dell’intervento pubblico: ”questo ha svolto, nei decenni, una funzione fondamentale -dice Fazio- oggi, pero’, deve essere riconcepito; il necessario pluralismo nell’economia non puo’ esaurirsi nelle diverse forme di proprieta’ privata”.

Insomma secondo Fazio tra lo Stato e il mercato stanno emergendo realta’ intermedie in grado di offrire risposte ai problemi sociali del nostro tempo: ”parte dell’attivita’ delle organizzazioni del privato sociale si puo’ espandere di pari passo con l’adozione delle politiche di revisione del welfare -dice Fazio- nel campo dell’assistenza lo spazio operativo per queste forme nuove e’ destinato ad ampliarsi, anche per il necessario ridimensionamento dell’intervento pubblico. Il volontariato muove da motivazioni etiche. La sua maggiore efficacia nel soddisfacimento di alcuni bisogni, come quelli di assistenza alla persona, deriva dalla vicinanza e dalla conoscenza delle situazioni di difficolta’ e dalla tradizionale piccola dimensione delle organizzazioni”.

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