Politica

Antitrust bacchetta governo su Sisal

Per l'autorità della concorrenza la concessione senza gara pubblica della gestione della raccolta del Superenalotto alla Sisal impedisce l'ingresso di nuovi operatori.

di Redazione

La concessione senza gara pubblica della gestione della raccolta del Superenalotto rinnovata dal ministero dell?Economia e dai Monopoli di Stato alla Sisal lede la concorrenza nel mercato dei giochi impedendo l’ingresso di nuovi operatori. Sta quindi proprio al ministero tornare sui propri passi e rivedere l?accordo di concessione, ”rimuovendo gli ostacoli di ordine concorrenziale” che imbrigliano il settore. La ”segnalazione” arriva dall?Antitrust che contesta il rinnovo automatico, in assenza di ”procedure di evidenza pubblica”, della concessione in mano alla Sisal dal 1996. Un rinnovo che però, replica la stessa società, ha visto Monopoli e Sisal al centro di un ”serrato contraddittorio”, che ha portato la società ad ”effettuare rinunce e sacrifici importanti a tutela delle entrate erariali ed a garanzia della propria sopravvivenza”. Il parere del Garante sembra quindi poco comprensibile, continua la Sisal, dovuto probabilmente ad una ”incompleta conoscenza dei presupposti” che hanno portato al rinnovo. L?analisi dell?Antitrust sembra comunque piuttosto dettagliata. L’affidamento della concessione, afferma il Garante nella segnalazione inviata a presidenza del Consiglio, ministero dell’Economia e Monopoli di Stato, ”deve scaturire dall?esito di procedure di evidenza pubblica, volte ad individuare i concessionari sulla base di criteri di tipo oggettivo/qualitativo”. Una tesi, continua l’Autorità per la concorrenza, rafforzata anche dal parere della Commissione europea che su una analoga concessione senza gara per le scommesse ippiche ha intrapreso una procedura d’infrazione nei confronti del Governo italiano. Inoltre, precisa ancora l’Autorità, per la Sisal si tratta del secondo rinnovo consecutivo (la concessione e’ stata rilasciata nel 1996), ma ”il rapporto concessionario escludeva ogni ulteriore proroga una volta giunto alla sua scadenza definitiva prevista per il 31 marzo 2005”. Rilievi cui risponde la societa’ direttamente interessata che rivendica il ”rilancio” e la ”rivitalizzazione” dell’ Enalotto (rinominato in questi ultimi anni con il piu’ celebre appellativo di Superenalotto) e sottolinea l’apporto garantito dal gioco all’erario. ”Non si comprende percio’ – afferma la Sisal – la ragione dell’emissione del parere dell’Antitrust se non alla luce di una possibile non completa conoscenza dei presupposti del concesso prolungamento, nonche’, come gia’ evidenziatosi al termine del lungo procedimento di indagine sul settore da parte della stessa Autorita’ recentemente concluso e come gia’ fatto rilevare da Sisal ai giudici del Tar, di una non totale comprensione delle dinamiche concorrenziali e regolamentari del settore”.


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