Formazione
Antisemitismo: dopo appello Sharon si corregge
Il primo ministro fa sapere attraverso il portavoce di essere stato «frainteso» e di non aver invitato gli ebrei francesi a lasciare il paese
L’appello lanciato ieri dal primo ministro israeliano Ariel Sharon agli ebrei francesi affinche’ emigrino in Israele alla luce dei ripetuti episodi di antisemitismo, e’ stato “frainteso”. Lo ha dichiarato il portavoce del governo israeliano Avi Pazner alla radio francese Europe 1.
“Sharon e’ stato frainteso, la sua conclusione era che tutti gli ebrei francesi, e gli ebrei del mondo intero, appartengono a Israele”, ha spiegato. Sharon, ha sottolineato ancora il portavoce, ha riconosciuto gli sforzi messi in campo dal governo francese per combattere l’antisemitismo. Ieri il premier israeliano, nel corso di un intervento all’American Jewish Asosciation, a Gerusalemme, aveva esortato i 600.000 ebrei francesi a trasferirsi in Israele in risposta a frequenti episodi di antisemitismo in Francia. Sharon aveva aggiunto di vedere un collegamento tra l’antisemitismo crescente in Francia e la presenza nel paese di una comunita’ musulmana sempre piu’ numerosa, oggi formata da circa cinque milioni di persone. Le dichiarazioni di Sharon sono state giudicate inaccettabili dal ministero degli Esteri francese e severamente criticate anche da esponenti delle organizzazioni ebraiche in Francia.
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