Non profit
Anticipo romano della Giornata Nazionale
Sarà celebrata in tutta Italia il 28 di novembre la giornata della Federazione che riunisce le associazioni dei donatori di sangue
di Redazione
Sarà Roma ad anticipare, il prossimo 25 e 26 novembre, la prima Giornata Nazionale della Fidas (Federazione Associazioni Donatori di Sangue), che si celebrerà in tutta Italia il 28 novembre. Scopo dell’evento è di esprimere, con entusiasmo ed orgoglio, l’appartenenza delle associazioni federate alla federazione nazionale, e di sollecitare ancora una volta la popolazione italiana alla donazione del sangue.
Il 25 novembre, dalle 7,30, all’istituto San Leone Magno (piazza Santa Costanza 1), la locale associazione di donatori ha organizzato una raccolta straordinaria di plasma. Sorta nel 1975, l’associazione San Leone Magno conta al suo attivo oltre 500 donatori di sangue, per l’80 per cento ex alunni della scuola e per il resto familiari ed amici degli studenti.
Il 26 novembre, dalle 8,30 alle 11, presso la sala “Cola di Rienzo” del Comando dei Vigili Urbani (Via della Consolazione 4), si svolgerà una raccolta di sangue straordinaria da parte del Gruppo donatori – Vigili Urbani, cui prenderà parte anche Angelo Giuliani, comandante dei VVUU di Roma. Al termine della donazione (che avrà il supporto dell’équipe del servizio trasfusionale dell’Ospedale Fatebenefratelli), si svolgerà il convegno: “Il dono del sangue al servizio del cittadino”. I donatori di sangue dei Vigili Urbani, che da oltre trent’anni danno il loro contributo per la costruzione di una cultura della donazione, hanno superato ormai le 800 unità e rappresentano il 10 per cento dell’intero corpo della Polizia Municipale. Una media molto più alta di quella che si registra nella popolazione italiana, dove i donatori sono circa il 3 per cento.
La prima Giornata Nazionale della Fidas, che si celebrerà in tutta Italia con manifestazioni ed eventi tesi a rimarcare la necessità di implementare il numero dei donatori di sangue – che secondo un’indagine Censis sono destinati a ridursi di un milione di unità nel prossimo decennio -, avrà il suo clou a Verona, dove, davanti all’arena, 1000 donatori attueranno un “Flash mob” per indurre la domanda: “Cosa succederebbe se, realmente, tutti i donatori di sangue si fermassero?”
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