Volontariato

Anteprima. Perché un numero speciale?

«Il mondo non sarà più come prima», fu detto e ripetuto all'indomani dell'attacco alle Twin Towers. Ma come è cambiato davvero in un anno il mondo? E la nostra vita?

di Redazione

Perché questa settimana un numero del tutto eccezionale (mai avevamo osato tanto in quasi otto anni di storia)? Perché sottrarre ai lettori le rubriche settimanali, le scansioni abituali, il numero di notizie solito e dedicare tutte le nostre 40 pagine alla lettura dell?anniversario dell?11 settembre? Basta l?eccezionalità di ciò che accadde? Un?eccezionalità, una febbre che sembra non aver più dato tregua al mondo e alla nostra stessa vita? E perché una lettura da due punti di vista? Le due copertine, le due chiavi di lettura: chi sono i bushisti? E i bonisti? Di che si tratta, di un?incertezza di giudizio? Di una resa alla complessità? In realtà questo numero speciale nasce da qualcosa di molto semplice: l?entusiasmo che ancora viviamo nel nostro lavoro di informazione, l?entusiasmo nel raccogliere storie e dati, nell?interpellare chi può aiutarci a capire di più quel che accade. La redazione di Vita è una redazione viva quasi quanto il mondo che racconta. Questo numero, non vi sembri troppo semplicistico, nasce quindi dalla nostra voglia di capire, di provare a fare un bilancio tracciando una riga, un punto e a capo seppur provvisorio e virtuale. «Il mondo non sarà più come prima», fu detto e ripetuto all?indomani dell?attacco alle Twin Towers, ed è stato effettivamente così. Ma come è cambiato in un anno il mondo? Negli Usa, da noi, nei Paesi più poveri. E i cambiamenti nell?economia, nei consumi, negli spettacoli, il clima da ?guerra infinita? che da allora respiriamo, come ha cambiato il nostro stile di vita, il nostro modo di pensare? Cosa abbiamo perso in quest?anno? E cosa abbiamo guadagnato? Che alternativa ci è stata consegnata da un mondo, da allora, spaccato in due? Saremo bushisti o bonisti, così come abbiamo voluto semplificare con due personaggi icona capaci di catalizzare le paure e le speranze nostre e del mondo? Da una parte George W. Bush e il suo Pil armato e dall?altra Bono Vox, capace di far scorrazzare per l?Africa il ministro del Tesoro Usa, O?Neill. Queste sono tutte le domande cui abbiamo cercato di rispondere con l?aiuto di tanti collaboratori e anche dei tanti lettori che ci hanno scritto. Riccardo Bonacina e Giuseppe Frangi Vi aspettiamo in edicola


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