Volontariato

Antartico: “battezzato” il Monte Giovanni Paolo II

Fino al 20 gennaio scorso, la vetta, che fa parte del ghiacciaio Horseshoe Valley, era senza nome. L'atto, registrato a livello internazionale, è stato firmato da mons. Liberio Andreatta, direttore g

di Daniela Romanello

Tra breve, sulle carte geografiche di tutto il mondo una montagna dell’Antartico porterà il nome di Giovanni Paolo II. A simboleggiare questa dedica, una pietra proveniente dalle sue pendici verrà consegnata al Papa da monsignor Liberio Andreatta, direttore generale dell’Opera romana pellegrinaggi. Monsignor Andreatta, assieme al generale degli alpini, Antonio Vizzi, ha effettuato lo scorso 20 gennaio una spedizione al Polo Sud riuscendo a portare una croce e a celebrare una messa all’estremo lembo meridionale della Terra. È stato proprio in quell’occasione che monsignor Andreatta ha intitolato al pontefice la vetta di una montagna rimasta fino ad allora senza nome, che si erge sul ghiacciaio Horseshoe Valley, a un’altezza di 1.110 metri. L’atto ufficiale è già stato registrato a livello internazionale

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