Volontariato

Anpas: possibile l’interruzione del servizio 118

Da febbraio non arrivano i rimborsi. Situazione finanziariamente insostenibile

di Redazione

Situazione finanziariamente insostenibile per le Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Cuneo che attendono da febbraio i rimborsi derivanti da costi, sostenuti e documentati, tra cui quelli relativi al carburante e alle retribuzioni del personale dipendente da parte l’Asl Cn1 per il servizio continuativo 118 a mezzo ambulanza su tutta la provincia, nonché per tutti i trasporti resi in convenzione con l’Asl Cn1, in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale.

Le Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Cuneo – nello specifico le Croci Verdi di Bagnolo Piemonte e Saluzzo; le Croci Bianche di Ceva, Fossano, Garessio e Ormea; i Volontari Ambulanza di Canale e di Cortemilia; i Volontari del Soccorso di Dogliani e di Carrù – a breve potrebbero non riuscire più a garantire, con le proprie risorse, la copertura del Servizio di Emergenza Urgenza 118 e di tutti gli ulteriori servizi sanitari a mezzo ambulanza, causando forti disservizi alla cittadinanza.

Oggi, venerdì 23 novembre, Anpas Piemonte attraverso il suo Presidente Andrea Bonizzoli ha formalmente comunicato al Prefetto di Cuneo Patrizia Impresa, al Presidente Regione Piemonte Roberto Cota, all’Assessore Tutela Salute e Sanità Regione Piemonte Paolo Monferino, al Direttore Generale Asl Cn1 Gianni Bonelli, al Responsabile Centrale Operativa 118 Cuneo Mario Raviolo la possibile interruzione del servizio pubblico 118 e degli altri trasporti sanitari di competenza del Servizio Sanitario Regionale su Cuneo e provincia.
 
I rimborsi risentono di un progressivo e costante protrarsi dei tempi di versamento arrivando a oltre 240 giorni di attesa.
Per l'emergenza 118 i costi arretrati, già sostenuti e ancora da rimborsare alle Pubbliche Assistenze Anpas del cuneese, relativi a 7 postazioni operative 24 ore su 24 e a una postazione operativa 12 ore su 24 ammontano a circa 650mila euro corrispondenti a circa 4.200 servizi effettuati. Si tratta postazioni che svolgono servizi di emergenza urgenza 118 in forma continuativa a queste vanno ad aggiungersi i costi relativi ai servizi gestiti in forma estemporanea.

Per quanto riguarda gli altri trasporti sanitari non di emergenza a mezzo ambulanza (dialisi, assistenza domiciliare integrata, terapie e interospedalieri) gestiti in convenzione con l'Asl Cn1 i costi già sostenuti e ancora da rimborsare alle sole Croci Bianche di Fossano e Ceva, e alle Croci Verdi di Saluzzo e Bagnolo Piemonte ammontano a oltre 1.030.000 euro relativi a quasi 18mila servizi svolti.

Le associazioni di volontariato Anpas stanno facendo l’impossibile per assicurare, con le proprie risorse finanziarie, il corretto funzionamento del servizio utilizzando i limiti di credito concessi dagli Istituti bancari, ma sia i fondi pregressi a disposizione sia i finanziamenti bancari concessi stanno esaurendosi senza la possibilità, per diverse associazioni, di ottenere nuovo accesso al credito o l’innalzamento di quelli già esistenti.
Molte di queste Pubbliche Assistenze non potranno progressivamente più acquistare i carburanti indispensabili alla gestione del servizio, garantire la manutenzione dei mezzi e pagare gli stipendi dei dipendenti necessari alla copertura dei turni diurni feriali, questo comporterà la possibile interruzione del servizio 118 a mezzo ambulanza per il proprio territorio di competenza con gravissimi danni e rischi per l’intera collettività.
 
«Confidando, come cittadini partecipi e attivi alla gestione della salute pubblica», scrive Andrea Bonizzoli al Prefetto di Cuneo, «che sia ancora possibile scongiurare detto pericolo, riteniamo doverosa questa segnalazione preliminare e assicuriamo che saranno tempestivamente anticipate tutte le interruzioni del servizio, e relative tempistiche, che nostro malgrado si potranno verificare da qui alle prossime settimane».


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