Politica

«Annozero, una fumeria d’oppio»

Il sottosegretario Carlo Giovanardi contro la puntata di ieri dedicata al caso Morgan

di Redazione

IL sottosegretario Carlo Giovanardi, responsabile del Dipartimento nazionale antidroga, ha scritto al presidente della Commissione di vigilanza della Rai, Sergio Zavoli, per denunciare la «scandalosa» trasmissione di Annozero di ieri sera. «Una tv di stato – ha affermato Giovanardi – ha fatto la propaganda alla droga. Sembrava una specie di fumeria d’oppio».

«È inutile – ha spiegato il sottosegretario ad un convegno sulla sicurezza stradale – che il dipartimento faccia politiche attive per la formazione e la prevenzione dell’uso di droghe. Che i Sert e le comunità siano impegnati al recupero di 150 mila ragazzi se poi, come ieri sera, nella trasmissione di Santoro assistiamo ad una sorta di fumeria d’oppio, di elogio della droga. La stessa cosa si può dire della trasmissione di Chiambretti su una rete Mediaset. È come se di fronte ad un’epidemia, si incita la gente ad ammalarsi».

A suo avviso, si tratta di «disinformazione ed inno alla droga». Fra l’altro, Annozero «ha dato rilievo ad un personaggio come Morgan e ad un filosofo da strapazzo (Stefano Bonaga, ndr), persone che danno messaggi contrari alle conoscenze scientifiche». Di fronte a questi messaggi tv, «mi chiedo quindi, cosa dobbiamo fare noi?».

LA PUNTATA

Intanto, però, Annozero fa il boom di ascolti. È stato il programma più visto ieri prima serata. La puntata con Morgan ospite di Michele Santoro in studio ha registrato uno share del 19.22 per cento, pari a 4.564.000 telespettatori. Morgan che, nonostante la voce bassa, ha potuto cantare il brano escluso dal Festival, ha detto tra l’altro: «Ho fatto una cazzata, mi sono tirato la zappa sui piedi, ma non perché non ho fatto Sanremo, anzi questo è stato meglio: guardando il livello è stato protettivo non andarci».Sul suo uso della cocaina: «Io sono una persona libera, ho tirato fuori argomenti su cui ora si sta facendo dibattito. Sono stato allontanato, escluso, mi è stato impedito di fare il mio lavoro. Questi sono metodi sbagliati e medievali. Invece il metodo dell’inclusione, del dialogo e della comprensione è il metodo migliore. La verità è che il sistema ha mangiato sopra questo dibattito che io ho creato». Prima di cantare, l’ex leader dei Bluvertigo ha ribadito di non avere fatto alcuna apologia della droga: «Non ho detto che la droga fa bene e chi si azzarda a dire questo non sa leggere, è un asino di natura. Ho detto che quando ho problemi di depressione credo che la droga sia un ottimo antidepressivo. Il tavor, il valium, il lexotan sono molto nocivi, non voglio dire se più o meno della cocaina: forse chi mi ha eliminato da Sanremo ne fa uso».

Nella puntata anche un’irruzione telefonica di Adriano Celentano, che ha preconizzato un Festival di Sanremo totalmente deserto. «Saranno esclusi – dice – tutti coloro che hanno un’automobile, quelli che fumano, ovviamente pure i tabaccai…».

Ma nella puntata c’è stato spazio anche per momenti seri, anche drammatici. Come l’intervista alla madre di due ragazzi tossicodipendenti, quella a una giovane che a causa di un’assunzione di ecstasy ha dovuto subire un trapianto di fegato, il servizio choc tra un gruppo di ragazzini che ammettevano di fare uso quotidiano, oltre che di marijuana e hashish, di cocaina e altre sostanze.

Dal canto suo, Michele Santoro, sull’attacco di Giovanardi dichara: «Ogni critica è sempre lecita ma non le commentiamo».


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