Non profit

Anno nuovo. Abbiamo aperto l’agenda di Edo Patriarca. Forum, il nostro 2005

La privatizzazione della Rai, il welfare a rischio, la sussidiarietà, le amministrative. Così il Terzo settore si prepara alle nuove sfide.

di Carmen Morrone

L?agenda 2005 del Forum del Terzo settore porta sottolineati in rosso alcuni tra i più importanti appuntamenti. Ce li anticipa Edoardo Patriarca, portavoce del Forum.
Gennaio. Aprendo l?agenda, il 14 c?è una riunione con i sindacati. Tema: welfare e sussidiarietà. «All?indomani della Finanziaria e dei tagli che il Terzo settore sta soffrendo vogliamo fare il punto sulla situazione. Non intendiamo assistere a una involuzione dove il privato sociale perda il suo carattere di laboratorio e diventi relegato a strumento per l?esternalizzazione di servizi. Ci incontreremo con i rappresentanti dell?Anci e con le Regioni per richiamarli a considerare il privato sociale come portatore d?interessi e valori, oltre che di innovazione.
A fine mese, il 25, si tiene il primo incontro nazionale di tutti i Forum regionali. «Metteremo giù una piattaforma per le elezioni amministrative. Dobbiamo prepararci per mobilitare il Terzo settore italiano nel confronto con i candidati presidenti delle Regioni. Ci sarà una piattaforma nazionale, e poi ciascuna regione andrà a calibrare la propria azione in base a quanto fatto dalle precedenti giunte. Insomma: uniti nella, doverosa, diversità». Nello stesso periodo anche l?appuntamento di Porto Alegre ricorda, afferma Patriarca, «che la prospettiva del nostro pensiero va al di là del nostro Paese».
Febbraio. «Dovremo riflettere sulla privatizzazione della Rai. Ci incontreremo con alcuni esperti per capire cosa s?intende oggi per servizio pubblico. C?è in giro molta confusione. Dobbiamo capire se la privatizzazione prevede il coinvolgimento dei cittadini, e se quindi è possibile acquistare quote e quindi costruire un centro di interlocuzione».
Aprile. È già previsto un momento di studio prima delle elezioni amministrative. «Faremo il punto sugli statuti regionali, monitorando come si sta sviluppando il rapporto con il non profit, se davvero si sta applicando la sussidiarietà o se esistono forme di neocentralismo».
Tra gli appuntamenti politici, anche il dibattito sulla riforma costituzionale. «Su questo abbiamo già detto la nostra. Ora serve una riflessione seria per dare un contributo al momento in cui il progetto parlamentare verrà ripreso alla Camera. Vogliamo offrire suggestioni, senza essere contro nessuno, per partecipare in maniera democratica alla vita del Paese. Parlare di unità e federalismo non significa usare termini contrapposti, ma giustapposti: due facce della medesima medaglia. Questo

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