Mondo

Annan: “Angosciati per la vita degli iracheni”

Così il segretario delle Nazioni Unite ha aperto la riunione del Consiglio di sicurezza sulla guerra in Iraq. "Va rispettata l'autoderminazione del popolo iracheno"

di Daniela Romanello

”Non solo piangiamo i morti, ma siamo anche angosciati per la vita degli iracheni, specialmente dei bambini”. Con queste parole il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan ha aperto la riunione del Consiglio di sicurezza sulla guerra in Iraq, convocata su richiesta dei Paesi non allineati.
Annan ha poi deplorato l”impatto terribile” che le armi moderne hanno sui civili e ha detto che tutti si augurano di potre vedere che questa guerra finisca il piu’ presto possibile. La comunita’ internazionale, secondo il segretario dell’Onu, deve rispettare il diritto all’autodeterminazione del popolo iracheno per la scelta di un futuro governo del Paese. Annan ha fatto inoltre appello a Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza a ”lavorare sulle loro differenze” e ha chiesto al Consiglio di ”riscoprire” la propria unita’ per lavorare per la pace nel rispetto della Carte delle Nazioni Unite.
Piu’ di 50 Nazioni hanno chiesto di intervenire nel corso della sessione del Consiglio, che e’ stata convocata su richiesta dei Paesi non allineati e della Lega Araba.
”Vorrei ricordare – ha proseguito – alle parti in guerra che devono rispettare il diritto umanitario internazionale e prendere tutti i passi necessari per proteggere i civili”. Annan ha ricordato alle parti ”che hanno l’obbligo di rispettare le convenzioni di Ginevra” sul diritto dei prigionieri.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.