Famiglia
Angola: centomila profughi dall’inizio dell’anno
È il bilancio del Coordinamento Onu per gli affari umanitari. Dal '98, la guerra civile ha fatto fuggire dal Paese più di tre milioni di persone
di Redazione
Centomila profughi da gennaio a oggi hanno lasciato l’Angola. È il bilancio stilato dal Coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) nel Paese africano, come riferisce l’agenzia missionaria Misna. Gli angolani lasciano le loro case per timore dei combattimenti in corso tra l’esercito e i ribelli dell’Unita, l’Unione per l’indipendenza totale dell’Angola.
Dal 1998, la guerra civile ha “creato” un milione e 200mila sfollati, e dall’inizio del conflitto a oggi oltre tre milioni di angolani sono diventati profughi. Secondo le fonti della Misna, inoltre, i centri abitati dell’entroterra si stanno svuotando a poco a poco. I civili, infatti, ritengono più sicure le zone costiere del Paese ed è lì che dirigono la propria fuga, nonostante nemmeno lì siano mancati violenti scontri negli ultimi giorni.
Nei primi mesi dell’anno, le incursioni perpetrate dall’Unita hanno contribuito ad aumentare la tensione in numerose aree. Da Golungo Alto (provincia di Kuanza settentrionale, circa 160 chilometri a est di Luanda), attaccata dai ribelli lunedì scorso, migliaia di civili si sono rifugiati nelle foreste o lungo i fiumi, mentre altri – circa 3.500 di cui 500 bambini non accompagnati, secondo l’Ocha – hanno cercato riparo camminando a piedi fino a Ndalatando, distante 60 chilometri.
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