Andreotti testimone alla causa di beatificazione di Papa Wojtyla

Lo rivela lo stesso senatore a vita in un’intervista al settimanale ”Chi”. ”Lo vidi per la prima volta alla cerimonia del suo insediamento, durante l’udienza della delegazione degli Stati, e tra noi nacque subito un’intesa”, ricorda Andreotti, che sottolinea ”la bonta’ con cui Giovanni Paolo II segui’ le mie vicende giudiziarie, mi sostenne con le parole e con gli scritti”.
A proposito della sua deposizione, il senatore dice di non poter ”entrare nei dettagli per la riservatezza richiesta in questa fase del processo”, ma afferma che ”l’anno trascorso dalla sua morte non ha attenuato nemmeno in minima parte il mio attaccamento devoto e costruttivo alla sua persona”. Conclude Andreotti: ”Molti gesti e tante espressioni di Giovanni Paolo II sono impresse affettuosamente nella mia memoria, ma tra tutte preferisco ricordarlo sano e gioioso, mentre dona agli altri la sua confortante serenita”’.