Nei confronti del Vaticano c’è stato in questi mesi un “sottofondo di ostilita’” rispetto al quale oggi la Santa Sede prende posizione in modo “duro” e “giustificato”. Lo sottolinea il senatore a vita Giulio Andreotti che all’ ageniza Adnkronos dice di considerare solo “pettegolezzi” quanto riferito da organi di informazione su presunte guerre all’interno dei Sacri Palazzi.
Sul comunicato diffuso dalla Santa Sede è intervenuto anche lo scrittore Vittorio Messori, unico intervistatore di papa Wojtyla e papa Ratzinger. «Prendo atto della smentita e me ne rallegro, augurandomi che la canea sia finita», dice l’autore dei bestseller cattolici Rapporto sulla fede e Ipotesi su Ges’, aggiungendo: «Effettivamente la campagna stava assumendo, per così dire, toni alti e spero, percio’, che il comunicato vaticano sia preso sul serio e così si possa considerare chiuso il caso».
Per il professor Francesco Margiotta Broglio, ordinario di Storia delle relazioni fra Stato e Chiesa e presidente della commissione governativa di revisione e attuazione del Concordato «il Vaticano ha fatto chiarezza, dicendo nettamente che non sono arrivate da ambienti della Santa Sede quelle carte che hanno innescato il caso Boffo. Benvenuta, dunque, questa smentita ufficiale a una vicenda che, per altro, non aveva minimamente turbato le relazioni fra Stato italiano e la Chiesa Cattolica».