Mondo

“Anch’io a Bukavo”: si parte!

Anche se dirottata a Butembo l'iniziativa richiesta dalla società civile di Bukavo è ai nastri di partenza

di Antonietta Nembri

I missionari di Chiama l’Africa, i Beati costruttori di Pace e l’Operazione Colomba della Papa Giovanni XXIII hanno raccolto il grido di dolore della popolazione congolese e di tutte le popolazioni della zona dei Grandi Laghi e dell’Africa. Con circa 300 persone di tutta Italia e con rappresentanze di Spagna, Francia, Germania e Belgio ora si apprestano a partire. Dell’azione non violenta fanno parte anche sette obiettori dell’associazione Papa Giovanni XXIII, inoltre quelli del Gavci di Bologna hanno pensato di partecipare, insieme ad altri mille e più che già lo fanno alla catena di digiuno per la stessa iniziativa che metteranno in atto durante l’azione in Africa. Invece che a Bukavo, per una serie di difficoltà, l’iniziativa è stata dirottata su Butembo con l’assenso della autorità urgandesi, una discreta delegazione si recherà anche a Bukavo per incontrare i membri della società civile che avevano chiesto l’intervento. Il viaggio inizia il 24 febbraio e termina il 2 marzo. Arrivati a Campala in Uganda i partecipanti con dei pulmini raggiungeranno il confine con il Congo che verrà attraversato a piedi. A Butembo, poi, è in programma un simposio internazionale di tre giorni sulla Pace in Africa. Sono previsti accanto a momenti di preghiera interreligiosa; attività ricreative e una marcia finale per la pace. Il vescovo di Butembo, Melkisedek Sikuli incontrondo i volontari italiani che si apprestano a partire ha affermato che: “Sarà un momento storico…. Tutta la città vi aspetta… La guerra la gente non l’ha voluta; è importata… La vostra presenza sarà per no i assai più significativa di tanti discorsi fatti alle Nazioni unite”


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