Famiglia
Anche per i papà i congedi parentali
Camera: arriva dalla Commissione Lavoro il primo sì al disegno di legge sui cosiddetti "congedi parentali" che prevede per entrambi i genitori la possibilità di assentarsi dal lavoro nei primi 8 ann
di Redazione
Camera: arriva dalla Commissione Lavoro il primo sì al disegno di legge sui cosiddetti ?congedi parentali? che prevede per entrambi i genitori la possibilità di assentarsi dal lavoro nei primi 8 anni di vita del figlio. Il disegno di legge va a toccare anche i tempi di vita della città. Il provvedimento è atteso al voto dell?aula per la fine di giungo, poi dovrà passare all?esame dell?altro ramo del parlamento.
Anche i papà potranno stare a casa se il figlio è ammalato. Non dovrà più così essere solo la madre a chiedere congedi dal lavoro per curare i figli. Grazie all?approvazione del disegno di legge sui congedi parentali due genitori sono posti su posizioni molto simili. Un?altra novità che viene introdotta dal disegno di legge è l?imposizione ai comuni di modificare gli orari di scuole, negozi e servizi pubblici per rendere la vita più facile ai cittadini. Nei primi otto anni di vita del figlio dunque, papà e mamma, potranno, se lavoratori dipendenti, usufruire di permessi di congedo per 10 mesi complessivi, anche contemporaneamente. Singolarmente i due genitori non potranno assentarsi dal lavoro per più di sei mesi, escluso il periodo di maternità (cinque mesi) che spetta alla madre. I padri che eserciteranno questo diritto utilizzando almeno tre mesi di congedo, saranno premiati con la possibilità di un ulteriore mese di assenza. Per i primi tre anni di vita del bambino i permessi saranno retribuiti al 30 per cento, in seguito questa retribuzione spetterà solo a chi ha redditi bassi. Tra i tre e gli otto anni del figlio i permessi non verranno retribuiti, ma coperti a livello contributivo. Se sono lavoratori autonomi invece padri e madri potranno avere congedi facoltativi solo nel primo anno di vita del bambino e per una durata massima di tre mesi.
I cinque mesi di astensione obbligatoria per la maternità oggi divisi in due mesi prima e tre dopo il parto, potranno essere ripartiti anche in modo diverso, cioè un mese prima e quattro dopo il parto, su nulla osta del Ssn. Nel caso di un parto gemellare, invece, le ore di permesso per allattamento nel primo anno di vita del bambino vengono raddoppiate e possono essere utilizzate anche dal padre.
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