Politica

Anche l’Italia celebra la Giornata dei Giusti, la Camera approva

«Il coraggio di un solo uomo può fare la differenza tra il bene e il male: questo è l'insegnamento incancellabile che ci hanno lasciato i Giusti di tutto il mondo»: la Camera ha approvato la proposta di legge a prima firma Milena Santerini, con cui l'Italia aderisce alla Giornata europea del 6 marzo. Il provvedimento passa al Senato

di Sara De Carli

La Camera dei Deputati ha approvato ieri la proposta di legge per l’istituzione in Italia di una Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità. La proposta di legge era stata depositata nel gennaio 2014 da Milena Santerini, mentre il relatore è stato Emanuele Fiano. Il provvedimento, che ora passa all'esame del Senato, prevede che l’Italia aderisca ufficialmente alla Giornata dei Giusti, che è stata istituita dal Parlamento europeo il 10 maggio 2012 e che si celebra il 6 marzo di ogni anno.

Il sito di Gariwo – acronimo per Gardens of the Righteous Worldwide, una onlus che dal 1999 lavora per far conoscere i Giusti – sintetizza così il concetto di “Giusto” per come è definito da Strasburgo: «nato dall’elaborazione del memoriale di Yad Vashem per ricordare i non ebrei che sono andati in soccorso degli ebrei, diventa così patrimonio di tutta l’umanità. Il termine “Giusto” non è più circoscritto alla Shoah ma diventa un punto di riferimento per ricordare quanti in tutti i genocidi e totalitarismi si sono prodigati per difendere la dignità umana. Il significato di questa decisione richiama uno degli elementi fondanti della cultura europea: il valore dell’individuo e della responsabilità personale».

Il coraggio di un solo uomo può fare la differenza tra il bene e il male: questo è l'insegnamento incancellabile che ci hanno lasciato i Giusti di tutto il mondo. È bene che questo messaggio non vada perduto e sia invece rinnovato e divulgato

«Istituendo una Giornata in memoria dei Giusti dell'umanità si intende anche dare un impulso agli interventi (formativi, culturali, sociali, politici) che, attraverso l'educazione alla pace e alla cittadinanza, contribuiscano alla prevenzione della violenza e dei genocidi», si legge nella relazione illustrativa della legge. «In particolare, si ritiene doveroso che nelle scuole e nelle università si prevedano esperienze educative e didattiche dallo specifico valore pedagogico, per comunicare alle giovani generazioni che è sempre possibile, anche nel contesto sociale più avverso, esercitare la propria responsabilità di lotta all'ingiustizia. Il coraggio di un solo uomo può fare la differenza tra il bene e il male: questo è l'insegnamento incancellabile che ci hanno lasciato i Giusti di tutto il mondo. È bene che questo messaggio non vada perduto e sia invece rinnovato e divulgato».

Per Milena Santerini (gruppo ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico) «ricordare chi, anche nelle circostanze più difficili e disumane, si è opposto con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi è un atto doveroso da parte del nostro Paese. ‘Giusti’ sono coloro che, nel corso di genocidi e omicidi di massa prodotti da ideologie e totalitarismi, hanno difeso la dignità e salvate vite umane anche a rischio della propria. Rendere viva e rinnovata la memoria di questi esempi può insegnare ai più giovani l’importanza di sentirsi responsabili, in prima persona, del soccorso ai più deboli. Il loro ricordo – che avverrà ogni 6 marzo – richiama ognuno di noi all’impegno verso la democrazia, alla lotta contro il razzismo e l’intolleranza».

«L’esempio dei Giusti permette di ricucire la condizione comune degli esseri umani», afferma Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, nella news sul sito dell’associazione. «Il messaggio è infatti fortissimo: in ogni situazione è sempre possibile assumersi una responsabilità. Le situazioni sono diverse, ma l’uomo ha sempre dentro di sé una potenzialità nascosta per ergersi contro il male».

Qui le iniziative per il 6 marzo 2017 in Italia e alcune biografie dei Giusti.

In foto Yad Vashem, by Proesi, Wikimedia Commons

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