Politica

Anche l’Europa mette al bando il Mefedrone

Soddisfazione da parte del Dipartimento Politiche Antidroga

di Redazione

Il Dipartimento Politiche Antidroga accoglie con soddisfazione la decisone presa ieri dalla Commissione Europea che ha proposto di dichiarare illegale una pericolosa sostanza come il mefedrone, ancora legale in molti paesi dell’UE,  invitando gli Stati membri a metter fine alla libera circolazione del mefedrone nel territorio europeo e sottoponendo tale droga a misure di controllo.

«Sono soddisfatto che la Commissione abbia riconosciuto un pericolo reale nel mefedrone. Il Dpa, anticipando i tempi aveva già inserito tale sostanza nella tabella delle sostanze stupefacenti in giugno», dichiara Giovanni Serpelloni capo del Dipartimento. L’Italia infatti,come altri Stati Membri, aveva proceduto all’inserimento in Tabella I del D.P.R. 309/90 oltre che dei cannabinoidi sintetici JWH-018 e JWH-073 anche del catinone sintetico mefedrone. Una valutazione scientifica dei rischi, effettuata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), ha evidenziato che il mefedrone può causare gravi problemi di salute e dipendenza ed è all’origine di alcuni casi di mortalità registrati in diversi paesi europei in particolare nel Regno Unito e in Irlanda. Proprio per questo è necessario che tutti i paesi europei si uniscano nella lotta alla droga.

Appare quindi evidente – viene sottolineato nel comunicato diffuso da Dpa – che il Dipartimento ha il dovere di continuare a procedere per l’individuazione e la tabellazione di nuovi principi attivi attraverso il Sistema Nazionale di Allerta. Sistema che, sino ad oggi, ha reso possibile individuare le modalità operative che hanno consentito di ridurre al minimo le tempistiche e rendere perseguibile in breve tempo la commercializzazione di questo tipo di sostanze.


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