Sostenibilità

Anche l’ambiente piange Lucio Dalla

Il ricordo del Fai e del WWF

di Redazione

Non solo il mondo la musica piange la scomparsa improvvisa di Lucio Dalla. Anche quello dell’ambiente vuole riservare un saluto speciale ad uno straordinario cantautore che, in diversi occasioni, si è schierato in prima fila per contribuire a costruire un futuro migliore. Lo dimostrano le diverse campagne alle quali ha preso parte prestando non solo la sua immagine ma anche la sua professionalità.

A ottobre, il cantautore bolognese ha sostenuto la campagna del Fai, Fondo ambiente Italia, ‘Ricordati di salvare l’Italià. «Puoi salvare quello che hai dentro, puoi salvare quello che c’è d’importante in Italia: la nostra cultura» era il suo appello. Con il Fai, Dalla ha collaborato in diverse occasioni, organizzando anche concerti dove l’intero ricavato è stato devoluto alla salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale italiano.  

«A maggio doveva cantare per salvare il parco del Ticino, e aveva promesso anche di scrivere una canzone ad hoc» racconta il presidente onorario Fai, Giulia Maria Mozzoni Crespi ricordando il cantautore bolognese: «era un amico vero, umile che non faceva il personaggio famoso. Sentiva l’essenza delle cose. Questo mi piaceva di lui».

Dalla, aggiunge il presidente onorario Fai, «aveva una casa sulle pendici del Vesuvio e lui, nel suo modo di essere, rappresentava quella zona: lava, fuoco e natura esuberante». E poi la canzone Pane e formaggio che «Dalla ha scritto per la mia azienda e che l’anno scorso ha cantato nella mia zona, in mezzo alla natura, perchè credevamo nelle stesse cose».

Lucio Dalla credeva nella natura e nella salvaguardia dell’ambiente. Le diverse collaborazioni ne sono la prova: nel 2005, con il WWF, ha anche firmato delle bottiglie di vino rigorosamente emiliano-romagnoli che sono state vendute all’asta insieme a quelle di altri vip come Vasco Rossi, Ancelotti e i Nomadi, per raccogliere fondi a sostegno dell’oasi Ghirardi, sull’appennino parmense.

Un impegno, quello nel contribuire a creare un mondo migliore e, soprattutto, sostenibile, che trova spazio anche nelle sue canzoni. Già nel 1990, nella canzone ‘Il motore del 2000’ scriveva: «Il motore del 2000 sarà bello e lucente. Sarà veloce e silenzioso, sarà un motore delicato. Avrà lo scarico calibrato e un odore che non inquina. Lo potrà respirare un bambino o una bambina».

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