Salute

Anche la parola cura: alla Bicocca il primo master in Medical Humanities e Narrazione in Medicina

Dall’esperienza dei dipartimenti di Medicina, Psicologia e Scienze della Formazione, nasce all’università Bicocca di Milano il master per formare i professionisti sanitari con competenze nella costruzione di relazioni empatiche con pazienti e familiari. Il corso contribuisce all'acquisizione di una prospettiva centrata sulle persone assistite, sulla comunicazione e la relazione nei diversi ambienti della cura

di Sabina Pignataro

Professionisti sanitari che uniscano, in modo complementare, solide competenze di cura alla capacità di costruire relazioni empatiche con pazienti e famigliari. Con questo obiettivo parte il nuovo Master di I livello in "Medical humanities e Narrazione in Medicina" di Milano-Bicocca, ideato e diretto dalle professoresse Micaela Castiglioni (Dipartimento di Scienze della Formazione) Cristina Riva Crugnola (Dipartimento di Psicologia) e Maria Grazia Strepparava (Scuola di Medicina e Chirurgia).

Il progetto nasce con la volontà di formare un professionista con una formazione multidisciplinare, che sappia operare in un contesto di cura sempre più complesso e usando strumenti innovativi.

Grazie all’utilizzo di pratiche e linguaggi narrativi che sviluppano modalità di pensiero e d’azione dinamiche e flessibili, il corso vuole infatti potenziare le capacità relazionali e procedurali dei professionisti sanitari, mettendoli in grado di leggere e poi intervenire, in modo critico, in diversi contesti di cura.

«Nell’ambito della disciplina psicologica – sottolinea Cristina Riva Crugnola, docente di psicologia dinamica – il Master approfondirà la conoscenza degli aspetti relazionali ed emotivi implicati nella relazione di cura, permettendo ai partecipanti di acquisire la capacità di riflettere e "tenere in mente" aspetti dell’esperienza soggettiva dei propri assistiti inerenti a condizioni di vulnerabilità e fragilità insieme a quelli della propria stessa esperienza, confrontata con tali condizioni. Una competenza quest’ultima che si è rilevata significativa nel facilitare la comunicazione e la relazione terapeutica sia nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute che della cura delle patologie acute e croniche».

«Quando faccio formazione ai professionisti sanitari e chiedo loro se ravvisano una dimensione educativa nel loro lavoro… rilevo una sorta di spiazzamento. Eppure, parole come "educazione terapeutica", "educazione alla salute", "prevenzione", ecc., chiamano in causa lo sguardo pedagogico-educativo. – dice Micaela Castiglioni, docente di educazione degli adulti e degli anziani – Il Master, pertanto, offre l'occasione di sperimentare pratiche e linguaggi, anche simbolici, per potenziare nel professionista modalità di pensiero e d'azione dinamiche, flessibili e contestualizzate, che sono indispensabili per una relazione di cura efficace dentro cui si situa la possibilità di un'adesione terapeutica altrettanto efficace».

«Lo sviluppo tecnologico da un lato e la riorganizzazione del sistema delle cure intorno al territorio e alle cure di prossimità, richiedono ai professionisti della salute di affinare la loro sensibilità umana per una sempre migliore comprensione delle "ragioni" delle persone assistite. – conclude Maria Grazia Strepparava, docente di psicologia clinica – Questo Master contribuisce all'acquisizione di una prospettiva centrata sulle persone assistite, sulla comunicazione e la relazione nei diversi ambienti della cura».

Il Master è in collaborazione con Scuola Holden, l’Accademia di Belle Arti di Brera, Teatro Officina, Ospedale San Gerardo e le associazioni Salute allo specchio (Ospedale San Raffaele), Medicinema Italia (Ospedale Niguarda) e Una mano alla vita.

Le iscrizioni alla prima edizione del Master sono aperte fino all’11 aprile 2023. Le lezioni si svolgeranno dal 26 maggio 2023 fino al 25 maggio 2024.

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