Nel 2009 il Comune di Milano ha assegnato ad Arché un immobile sequestrato alla mafia: lo spazio è oggi occupato dal progetto Frequenza a Impulsi (Fai) e a fine giugno il sindaco di Milano, Letizia Moratti, con l’assessore alle Politiche sociali, Mariolina Moioli, ha visitato lo spazio di Arché in via Jean Jaurès 7/9, incontrando i giovani frequentatori, il presidente di Arché, padre Bettoni, e Jacopo Dalai, direttore dell’associazione. Il Fai factory è un luogo per gli adolescenti, pensato e nato dall’idea dei volontari più giovani di Arché con l’obiettivo di realizzare un luogo dove incontrarsi, organizzare concerti, promuovere una web radio e soprattutto responsabilizzarsi attraverso la gestione delle attività. «Il modello che sperimentiamo qui, ossia la responsbilizzazione dei giovani volontari, è piaciuto molto al sindaco», fa sapere Dalai. Se da una parte il sindaco Moratti ha detto che i giovani sono una risorsa per la città e ha elencato le iniziative messe in campo dal Comune, dall’altra ha ammesso la necessità di dover mediare con altre componenti cittadine in fase di attuazione di alcune iniziative. Da parte loro i ragazzi, una decina i volontari presenti, hanno raccontato le iniziative in corso. «Le attività riprenderanno a settembre e coinvolgeranno una cinquantina di ragazzi», annuncia Dalai.
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